Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle
Dichiarazione Consigliere Gabrielli
Consiglio
Comunale del 7 agosto 2015
punto 5 OdG: Approvazione del bilancio di
previsione dell’esercizio 2015
Abbiamo sentito più
volte sia in sede di Consiglio Comunale che in Commissione Bilancio spiegare e
giustificare gli aumenti delle tariffe, i problemi legati alla mancata
compensazione da parte dello stato dei fondi di solidarietà comunale e le
notevoli difficoltà legate agli adempimenti previsti dalla normativa per il raggiungimento
del pareggio di bilancio.
Siamo consapevoli
delle reali difficoltà causate negli ultimi anni dai governi centrali, che nell’ottica di
operare tagli per contenere la spesa pubblica, hanno di fatto strangolato
l'economia degli enti locali. Sappiamo
che con l'ultima Legge di Stabilità l’esecutivo in carica ha fatto carne
da macello dei bilanci comunali, compromettendo persino le spese essenziali per
il welfare e le fasce sociali più deboli.
Proprio per
questo avevamo presentato una Mozione dove chiedevamo di sostenere la Mozione
presentata in Parlamento dal M5s a prima firma Luigi Di Maio, per impegnare questo governo a:
1) ripristinare
integralmente i trasferimenti tagliati con la Legge di Stabilità per l'anno
2015;
2) non effettuare ulteriori riduzioni negli anni futuri, almeno finché lo sforzo delle amministrazioni centrali non sarà proporzionato a quello degli enti locali;
3) garantire in ogni caso, anche agli enti locali in dissesto, i trasferimenti necessari all'espletamento dei servizi sociali essenziali;
4) garantire agli enti locali i tempi necessari per una programmazione stabile e seria;
5) non ridurre i trasferimenti a disposizione degli enti locali nell'esercizio in corso e a non assumere iniziative per la modifica delle norme sulla fiscalità locale.
2) non effettuare ulteriori riduzioni negli anni futuri, almeno finché lo sforzo delle amministrazioni centrali non sarà proporzionato a quello degli enti locali;
3) garantire in ogni caso, anche agli enti locali in dissesto, i trasferimenti necessari all'espletamento dei servizi sociali essenziali;
4) garantire agli enti locali i tempi necessari per una programmazione stabile e seria;
5) non ridurre i trasferimenti a disposizione degli enti locali nell'esercizio in corso e a non assumere iniziative per la modifica delle norme sulla fiscalità locale.
Ci è stato risposto che pur condividendo la volontà e le motivazioni alla
base della presentazione di questa mozione, il voto dei consiglieri di
maggioranza era contrario perché in base al decreto enti locali del 19 giugno
2015 c’erano importanti novità che permettevano di allentare i vincoli del
patto di stabilità e quindi di dedicare più sforzi alla cura del territorio e
al mantenimento dei livelli dei servizi. Francamente non è quello che vediamo
emergere da questo bilancio di previsione.
Di certo vediamo che dove non arrivano più i trasferimenti dallo Stato centrale,
si compensa con l’aumento della fiscalità dei cittadini che per quest’anno
interessa in gran parte TASI e IRPEF.
Inoltre nel corso
dei vari incontri dove si parlava di spese, entrate, rinegoziazione debiti
pregressi, trasferimenti, fondi di accantonamento per crediti di dubbia
esigibilità, residui attivi e passivi, bilancio armonizzato, rimodulazione
delle tariffe e tanto altro sempre più spesso emergeva la domanda come facciamo
a spiegarlo ai cittadini? Come possiamo far capire queste cose?
Questo è il
punto, i cittadini non devono solo subire le scelte che il bilancio dell’Ente
locale impone che sempre più spesso si traducono in “sacrifici”, c’è sempre più
il
bisogno di promuovere la partecipazione nelle decisioni pubbliche
Lo scenario
nazionale e internazionale sono profondamente mutati, fino a pochi anni fa la
finanza locale disponeva di ampi margini di libertà nel decidere come spendere
le risorse di bilancio, oggi gli spazi di manovra tra crisi economica, tagli ai
trasferimenti e patto di stabilità sono
strettissimi.
Riteniamo
però che queste difficoltà possano essere anche occasione di rilancio per il
nostro paese, stimolare la partecipazione dei cittadini significa ricreare quel
senso di comunità che una volta era la forza di un territorio.
Un’amministrazione si deve aprire, spiegando nel particolare i vincoli e le
reali risorse di bilancio, coinvolgendo la cittadinanza non solo degli onori di
spendere, ma anche degli oneri di decidere quali siano gli interventi
prioritari e quali non lo siano, dove sia meglio tagliare e dove no.
La
partecipazione non è “pericolosa”, è un modo di crescere verso
un’amministrazione più consapevole e matura della cosa pubblica con la stretta
collaborazione e condivisione dei cittadini.
Si fa un
gran parlare di Beni Comuni, il bilancio è un bene comune un bilancio deve
essere partecipato, il M5s vede nella partecipazione diretta dei cittadini alla
vita politica l’unica soluzione ai problemi del nostro paese, per questo
continuerà sempre a chiederla a gran voce, per questo il nostro voto all’approvazione
di questo bilancio previsionale non può che essere contrario.