Dichiarazione Consigliere Clavenzani
Consiglio
Comunale del 05-02-15
Inizio
la mia dichiarazione leggendo la PEC inviata dal Sindaco ai Capigruppo il 2
febbraio scorso:
“Si
rende noto che in occasione del Consiglio Comunale convocato per Giovedì 05
Febbraio 2015 alle ore 18:00 non si è proceduto alla convocazione della
Conferenza dei Capigruppo stante la non particolare rilevanza dei punti che
verranno trattati.”
Ma
cos’è, uno scherzo? Cosa vuol dire una frase simile? Che siamo qui a discutere
di cretinate? Che il Consiglio Comunale si occupa di stupidaggini? Che l’approvazione
del progetto
preliminare del PUC3 che prevede dei grossi
investimenti e lavori importanti per la zona di San Pietro sarebbe di non
particolare rilevanza?
Però,
cortesemente, il Sindaco prosegue:
“Qualora
lo riteniate necessario, sono comunque disponibile a convocare tale Conferenza
per Giovedì 05 Febbraio 2015, alle ore 12:00, al fine di poter opportunamente
approfondite le questioni in discussione.
Resto
in attesa di un Vs. riscontro.
Cordiali
saluti.
Il
Sindaco
Fausto
Scricciolo”
Disponibile? Ma è anche questo uno
scherzo? L’articolo 5 del Regolamento del Consiglio Comunale di Città della
Pieve recita: Il Consiglio Comunale è convocato dal Sindaco, … sentita di norma
la Conferenza dei Capigruppo”. Di norma! E l’articolo 53 sottolinea: “I Capigruppo, unitamente al Sindaco che presiede, costituiscono un
organismo permanente denominato “Conferenza dei Capigruppo”.
La Conferenza dei Capigruppo è competente:
- in materia di regolamento dei lavori del
Consiglio, interpretando o proponendo modifiche alle norme del presente
regolamento;
- in materia di organizzazione dei lavori e di
svolgimento delle adunanze del Consiglio;”
La Conferenza dei Capigruppo quindi non è una
concessione ma, di norma un dovere. Ma quanti Consigli Comunali ci sono stati
dal 25 Maggio 2014? E quante Conferenze dei Capigruppo? 10 Consigli e 5
Conferenze, compresi quelli di oggi. E quante Conferenze dei Capigruppo prima
della convocazione dei Consigli Comunali come di norma, dovrebbe essere? Nessuna.
Abbiamo inizialmente posto la questione nel Consiglio Comunale
del 24 Novembre 2014, poi lo abbiamo segnalato in una lettera al Prefetto di
Perugia, insieme alla questione dell’accesso agli atti prima dei Consigli
Comunali. Allego la mail a questa dichiarazione e, per correttezza anche le diverse
risposte, se secondo il Segretario Comunale è consentito.
Ora
vorrei invitare i Sindaco e i Consiglieri a darsi un’occhiata intorno: notate
nulla di strano? Manca qualcuno? Mancano ben due Consiglieri di opposizione. Come
mai?
Forse
perché il Sindaco non ha convocato la Conferenza dei Capigruppo prima di
convocare il Consiglio Comunale ma dopo, mancando di organizzare i lavori del
Consiglio?
Perché poi, per
ignoranza istituzionale o per arroganza, il Sindaco usa le rare sedute della Conferenza dei Capigruppo per tentare di ratificare
decisioni già prese invece che per concordare data ed ordine del giorno del
Consiglio? E perché il Sindaco usa
quelle stesse, rare occasioni, per spiegare ai Capigruppo cosa si discuterà in
Consiglio, così da tagliar corto sulla presentazione degli argomenti in Consiglio
Comunale, in spregio al diritto dei cittadini di capire di cosa si stia
trattando?
C’è una questione fondamentale che questo Sindaco non
si rassegna ad accettare: siamo in democrazia. Esistono delle regole nate per
garantire tutti i cittadini e per far sì che le istituzioni possano provare a
rappresentare tutti al meglio. In una democrazia il rispetto delle regole non è
discrezionale, è dovuto. La regola che diventa scelta è un arbitrio. E più
potere si ha, più attenzione va data al rispetto delle regole.
Il Sindaco e la Giunta hanno già una volta deciso di
cambiare lo Statuto Comunale, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, con
una prova di forza unilaterale ignorando le proposte alternative delle opposizioni.
In una democrazia esiste una maggioranza ed esistono
le opposizioni, con un ruolo ben preciso. La maggioranza governa, i Consiglieri
di minoranza sono i rappresentanti di tutti quei cittadini che la pensano
diversamente da chi ha vinto le elezioni. Possono fare proposte, collaborare
quando possibile ma, soprattutto, devono controllare.
Non sono un fastidioso intralcio all’esercizio del
potere di un sovrano ottocentesco, o di prepotenti di più recente memoria. Eppure,
non c’è niente da fare, in quasi tutti i suoi atti, il Sindaco conferma di
vedere così il suo ruolo e dal bonario costume di
scena che indossa ogni volta che trova utile apparire un calmo gentiluomo,
sembra spuntare sempre più spesso la prepotente divisa del Podestà.
Già
due Consiglieri sono assenti in conseguenza del mancato rispetto delle regole,
per protesta anche il MoVimento 5 Stelle lascerà l’aula durante tutte le
votazioni di questo Consiglio Comunale.