sabato 28 febbraio 2015

EURO? PARLIAMONE!



EURO? PARLIAMONE! E' il titolo del convegno e dibattito organizzato a Chiusi con i parlamentari del M5S Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella, Giacomo Giannarelli e gli economisti della ME-MMT Mario Volpi e David Lisetti.  

Data l'importanza del tema e - crediamo - la necessità di prendere coscienza dei meccanismi e delle scelte economiche che incidono direttamente nella nostra vita e la condizionano concretamente,

invitiamo tutti a partecipare.


Non si tratta di prendere posizione. Si tratta di 

INFORMARSI, CAPIRE, CONOSCERE, 

per poi eventualmente, liberamente decidere. 

Venerdì 6 Marzo alle ore 21.00


Sala Convegni San Francesco, Via Paolozzi 6, Chiusi (SI)






LA MAFIA IN UMBRIA


Riportiamo di seguito il testo ufficiale del comunicato stampa a firma dei parlamentari umbri del M5S e della candidata alla regione. Si sollecita al presidente della Commissione di inchiesta sulle mafie Rosy Bindi, una audizione urgente per affrontare la preoccupante situazione umbra, già denunciata in tempi non sospetti anche dal giornalista Claudio Lattanzi, autore di molte pubblicazioni in merito e nostro gradito ospite a Città della Pieve in più di una occasione.



SICUREZZA IN UMBRIA. 
M5S CHIAMA LA COMMISSIONE ANTIMAFIA PER UNA AUDIZIONE NELLA NOSTRA REGIONE.

Il Movimento 5 Stelle, tramite i suoi portavoce Lucidi, Ciprini e Gallinella, ha chiesto mercoledì 25 febbraio 2015, un' audizione della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle mafie nella nostra Regione, portando all'attenzione della Presidente della Commissione stessa, l'On. Rosy Bindi, alcuni dei recenti fatti connessi con reati di mafia avvenuti nei nostri territori e pressioni tramite il Vice Presidente della Commissione Luigi Gaetti (M5S) per sollecitare l' On. Bindi a calendarizzare questa audizione.
Ne abbiamo parlato con la nostra Candidata Presidente alla Regione Umbria Laura Alunni, e abbiamo convenuto che anche da noi deve partire un chiaro segnale contro ogni tipo di comportamento mafioso.
La responsabilità di ogni esponente politico è quella di dire ai propri cittadini le cose così come stanno.
Non siamo d'accordo quindi con le parole pronunciate dalla Presidente Marini alla quale ricordiamo: il fallimento del provvedimento 416-ter (PD) relativo al reato di scambio politico-mafioso, che risulta inapplicabile; ricordiamo alla presidente, che il PD non ha fatto nulla per accelerare la discussione dei disegni di legge M5S contro la corruzione.
E non siamo d'accordo neanché con le parole pronunciate già nel dicembre 2014 dal sottosegretario Bocci il quale aveva dichiarato un miglioramento delle condizioni di sicurezza in Umbria. Parole confermate anche durante la recente stipula del patto per la sicurezza a Terni.
Purtroppo quelle parole sono state puntualmente smentite perché proprio ad inizio anno abbiamo avuto a Terni uno degli omicidi più efferati della storia criminale della città, e cioè l'uccisione di una donna nella propria casa, il tutto per pochi spiccioli. Ed è notizia di queste ore di un blitz della Polizia di Stato che ha portato all'arresto di 13 persone per fatti di droga nel perugino.
Ci sentiamo invece di condividere le parole del procuratore generale di Perugia, Giovanni Galati, il quale, durante il suo intervento in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, ha descritto il fenomeno mafioso in Umbria sottolineando come con l'operazione “Quarto Passo” si è bloccato un pericoloso gruppo ‘ndranghetistico, che si accingeva ad infiltrarsi nella buona economia di questa regione.
Ci sentiamo inoltre di condividere purtroppo i segnali che arrivano alla commissione antimafia della inapplicabilità della modifica del 416-ter cosa che già in aula in Parlamento avevamo denunciato.
Le motivazioni che ci hanno spinto a richiedere un' audizione degli organi competenti derivano da una serie di episodi che suscitano sgomento tra i cittadini, tra i quali una maxi operazione che ha visto l'arresto di 61 soggetti legati al fenomeno della 'ndrangheta, avvenuto nel dicembre del 2014 e una successiva operazione che ha portato al fermo di altre 21 persone, nonché l’emersione di collegamenti tra imprese umbre e alcune di quelle coinvolte nell'indagine di ‘Mafia Capitale’; il tutto a coprire sia la provincia di Perugia che quella di Terni.
Laura Alunni
Stefano Lucidi
Tiziana Ciprini
Filippo Gallinella


giovedì 19 febbraio 2015

PARLAMENTO IN MOVIMENTO


I parlamentari vengono in Umbria


EVENTO : PARLAMENTO IN MOVIMENTO
Si parlerà di : REDDITO DI CITTADINANZA - FONDO PMI - LOTTA ALLA CORRUZIONE - AMBIENTE E RIFIUTI
Incontro con i nostri portavoce PAOLA TAVERNA - CARLO MARTELLI - NUNZIA CATALFO - LAURA BOTTICI - SARA PAGLINI e il candidato regionale governatore GIACOMO GIANNARELLI e altri candidati regionali 


martedì 17 febbraio 2015

FIRMA DAY


TI INVITIAMO A PARTECIPARE!


il 19 febbraio alle 21.15

presso il

 BAR MORDI A PO BANDINO

Parleremo dell'attività svolta dal M5S di Città della Pieve in Consiglio Comunale e di quella da svolgere. A questo proposito, se vieni, potrai condividerci le tue idee e fare le tue proposte, dato che il nostro consigliere è al servizio dei cittadini, è un portavoce dei cittadini.

Sarà anche l'occasione per firmare. Che cosa? La legge di iniziativa popolare per indire il referendum pro o contro l'uscita dall'euro. 

E' una occasione per esercitare il nostro diritto  di scelta, 
non perdiamola!


TI ASPETTIAMO

vuoi saperne di più? leggi anche:

A proposito di euro


giovedì 12 febbraio 2015

L'OPPOSIZIONE E' COSTRETTA A LASCIARE L'AULA DEL CONSIGLIO COMUNALE




Dichiarazione Consigliere Clavenzani
 Consiglio Comunale del 05-02-15

Inizio la mia dichiarazione leggendo la PEC inviata dal Sindaco ai Capigruppo il 2 febbraio scorso:

“Si rende noto che in occasione del Consiglio Comunale convocato per Giovedì 05 Febbraio 2015 alle ore 18:00 non si è proceduto alla convocazione della Conferenza dei Capigruppo stante la non particolare rilevanza dei punti che verranno trattati.”

Ma cos’è, uno scherzo? Cosa vuol dire una frase simile? Che siamo qui a discutere di cretinate? Che il Consiglio Comunale si occupa di stupidaggini? Che l’approvazione del progetto preliminare del PUC3 che prevede dei grossi investimenti e lavori importanti per la zona di San Pietro sarebbe di non particolare rilevanza?
Però, cortesemente, il Sindaco prosegue:

“Qualora lo riteniate necessario, sono comunque disponibile a convocare tale Conferenza per Giovedì 05 Febbraio 2015, alle ore 12:00, al fine di poter opportunamente approfondite le questioni in discussione.
Resto in attesa di un Vs. riscontro.
Cordiali saluti.
Il Sindaco
Fausto Scricciolo”

Disponibile? Ma è anche questo uno scherzo? L’articolo 5 del Regolamento del Consiglio Comunale di Città della Pieve recita: Il Consiglio Comunale è convocato dal Sindaco, … sentita di norma la Conferenza dei Capigruppo”. Di norma! E l’articolo 53 sottolinea: “I Capigruppo, unitamente al Sindaco che presiede, costituiscono un organismo permanente denominato “Conferenza dei Capigruppo”.
La Conferenza dei Capigruppo è competente:
- in materia di regolamento dei lavori del Consiglio, interpretando o proponendo modifiche alle norme del presente regolamento;
- in materia di organizzazione dei lavori e di svolgimento delle adunanze del Consiglio;”
La Conferenza dei Capigruppo quindi non è una concessione ma, di norma un dovere. Ma quanti Consigli Comunali ci sono stati dal 25 Maggio 2014? E quante Conferenze dei Capigruppo? 10 Consigli e 5 Conferenze, compresi quelli di oggi. E quante Conferenze dei Capigruppo prima della convocazione dei Consigli Comunali come di norma, dovrebbe essere? Nessuna.
Abbiamo inizialmente posto la questione nel Consiglio Comunale del 24 Novembre 2014, poi lo abbiamo segnalato in una lettera al Prefetto di Perugia, insieme alla questione dell’accesso agli atti prima dei Consigli Comunali. Allego la mail a questa dichiarazione e, per correttezza anche le diverse risposte, se secondo il Segretario Comunale è consentito.
Ora vorrei invitare i Sindaco e i Consiglieri a darsi un’occhiata intorno: notate nulla di strano? Manca qualcuno? Mancano ben due Consiglieri di opposizione. Come mai?
Forse perché il Sindaco non ha convocato la Conferenza dei Capigruppo prima di convocare il Consiglio Comunale ma dopo, mancando di organizzare i lavori del Consiglio?
Perché poi, per ignoranza istituzionale o per arroganza, il Sindaco usa le rare sedute della Conferenza dei Capigruppo per tentare di ratificare decisioni già prese invece che per concordare data ed ordine del giorno del Consiglio? E  perché il Sindaco usa quelle stesse, rare occasioni, per spiegare ai Capigruppo cosa si discuterà in Consiglio, così da tagliar corto sulla presentazione degli argomenti in Consiglio Comunale, in spregio al diritto dei cittadini di capire di cosa si stia trattando?
C’è una questione fondamentale che questo Sindaco non si rassegna ad accettare: siamo in democrazia. Esistono delle regole nate per garantire tutti i cittadini e per far sì che le istituzioni possano provare a rappresentare tutti al meglio. In una democrazia il rispetto delle regole non è discrezionale, è dovuto. La regola che diventa scelta è un arbitrio. E più potere si ha, più attenzione va data al rispetto delle regole.
Il Sindaco e la Giunta hanno già una volta deciso di cambiare lo Statuto Comunale, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, con una prova di forza unilaterale ignorando le proposte alternative delle opposizioni.
In una democrazia esiste una maggioranza ed esistono le opposizioni, con un ruolo ben preciso. La maggioranza governa, i Consiglieri di minoranza sono i rappresentanti di tutti quei cittadini che la pensano diversamente da chi ha vinto le elezioni. Possono fare proposte, collaborare quando possibile ma, soprattutto, devono controllare.
Non sono un fastidioso intralcio all’esercizio del potere di un sovrano ottocentesco, o di prepotenti di più recente memoria. Eppure, non c’è niente da fare, in quasi tutti i suoi atti, il Sindaco conferma di vedere così il suo ruolo e dal bonario costume di scena che indossa ogni volta che trova utile apparire un calmo gentiluomo, sembra spuntare sempre più spesso la prepotente divisa del Podestà.

Già due Consiglieri sono assenti in conseguenza del mancato rispetto delle regole, per protesta anche il MoVimento 5 Stelle lascerà l’aula durante tutte le votazioni di questo Consiglio Comunale.

mercoledì 11 febbraio 2015

USCIRE DALL'EURO O USCIRE DALL'EUROPA?




Proviamo a fare un pò di chiarezza: uscire dall'euro e uscire dall'Europa non sono concetti sinonimi e nemmeno necessariamente coincidenti. Lo spiega bene il MoVimento 5 Stelle in un articolo apparso sul blog, nel quale tra l'altro si legge: 

 "...Il M5S non ha nessuna intenzione di uscire dall'Europa
Euro, Ue ed Europa sono tre cose ben distinte e chi le unisce per criticare il referendum sull'euro è in malafede.
Uscire dall'euro è necessario per ripristinare alti livelli di benessere, equità sociale e democrazia, ma il M5S è pienamente consapevole che sull'uscita dall'euro è stata imbastita una colossale campagna di disinformazione e terrorismo spicciolo. Gravi falsità sul destino dei nostri risparmi, sui mutui, sul debito pubblico e sull'inflazione sono state diffuse a mezzo stampa da quasi tutti i quotidiani nazionali. Il M5S si impegnerà a sfatare i principali miti sull'uscita dall'euro per dare la possibilità ai cittadini di decidere con cognizione di causa."

Non si tratta quindi di archiviare il progetto Europa, intendendo con questo una Europa dei popoli, solidale e democratica. Si parla di uscire dalla strettoia della moneta unica, che così come è concepita e gestita rende impossibile la rinascita della nostra economia e il benessere di noi cittadini. Ci spaventano facendo terrorismo psicologico sulle gravi conseguenze di una potenziale uscita dell'Italia dall'euro, ma  

"...I rischi di breve periodo sono molto meno accentuati di quanto si legge sui giornali o si ripete in televisione. I risparmi, ad esempio, potranno essere mantenuti inizialmente in euro e saranno gradualmente sostituiti dalle nuove lire su richiesta dei cittadini. I benefici di medio periodo, invece, sono indiscutibili. La sovranità monetaria è la condizione principale per tornare a decidere della nostra economia, impostare una politica industriale e garantire a chiunque un livello di vita dignitoso.
Un Paese civile non taglia pensioni minime, salari e diritti per rispondere agli interessi delle multinazionali e della finanza speculativa. L'Italia deve tornare dei cittadini, ‪#‎fuoridalleuro‬."