giovedì 8 dicembre 2016

"L'INGIUSTO PROFITTO" DI GESENU SULLA PELLE DEI CITTADINI UMBRI



COMUNICATO M5S CITTA’ DELLA PIEVE
La Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, che è tornata in Umbria per fare il punto della situazione ‘Valle dei fuochi’, ha affrontato anche la questione ambientale legata allo scandalo GESENU. Le parole del Presidente della Commissione pesano come macigni e ricalcano gli stessi interrogativi che abbiamo sempre sollevato «Ci sembra di capire che dall’ultima volta in cui siamo stati qua ad oggi non siano stati fatti tutti i controlli da parte di chi doveva. Non tanto da parte della magistratura inquirente, ma dalle amministrazioni interessate. Ci sembra che sia stato tutto sottovalutato, nonostante un segnale fosse già stato dato». E quindi «un ragionamento le amministrazioni comunali lo debbano fare».
Ci piacerebbe sapere quale ragionamento stanno facendo i nostri amministratori, nella nota divulgata dai Sindaci del Trasimeno, si parla di “opacità già denunciate”, ci piacerebbe sapere: quali sono e a quando risalgono le denunce? Le opacità sono state riscontrate solo dopo gli ultimi arresti o prima? Oltre alle accuse mosse nei confronti degli arrestati, poi, crediamo che andrà chiarito anche come è potuto accadere che durante la gestione commissariale venissero perpetrati gli stessi reati .
I nostri primi cittadini continuano inoltre a ribadire l’importanza della “fondamentale” modifica apportata allo statuto societario di TSA, con cui veniva cancellata la piena potestà di GESENU di nominare l’amministratore delegato. A nostro parere tale modifica è stata solo un'operazione cosmetica, inutile dire che non ha cambiato i rapporti di forza, è il consorzio GEST l'assegnatario del bando e in GEST, GESENU ha la maggioranza (il 70% e allo stesso tempo detiene il 38% delle azioni di TSA).
Continuiamo a chiedere la rescissione del contratto: siamo convinti che ci fossero già motivi per chiederla durante il primo scandalo che ha colpito GESENU, ma non è stato fatto, adesso che si parla di reati gravissimi e di un «ingiusto profitto» del socio di maggioranza quantificato in 20,9 milioni di euro, crediamo che non si possa più aspettare.
Un altro elemento tutto da approfondire, confermato anche dalla Commissione sugli ecoreati, è inoltre il percorso di costruzione del bando e di assegnazione della gestione che ha visto come unico partecipante il consorzio GEST, in questo, la Regione Umbria e il Comune di Perugia hanno avuto un ruolo fondamentale, insieme all'acquiescenza dei piccoli Comuni.
Ci uniamo ai numerosi appelli fatti in questi giorni agli amministratori, chiedendo al Sindaco di Città della Pieve di informare la cittadinanza sullo stato delle cose e soprattutto per chiarire il futuro della raccolta dei rifiuti sul nostro territorio.

martedì 22 novembre 2016

IO DICO NO

Vi aspettiamo numerosi, 
approfittiamo per fare domande e capire meglio la revisione costituzionale che andremo a votare il 4 dicembre.



venerdì 23 settembre 2016

Sulla chiusura piccoli ospedali o come si suol dire "riconversione"…


Se si procede ad una riorganizzazione della rete ospedaliera utilizzando il solo criterio del numero dei posti letto, si rischia di fare delle scelte paradossali che non garantiscono ai cittadini un'assistenza sanitaria pubblica accessibile, efficiente, efficace, di qualità e sicura. 


Non vogliamo difendere strenuamente il posto letto, ma sappiamo che non si può procedere con criteri prevalentemente ragionieristici: ad oggi la riconversione della rete ospedaliera nel Trasimeno ha portato solo alla diminuzione dei posti letto!

Anche il M5S ritiene opportuno ri-organizzare e riqualificare i servizi socio-sanitari al fine di offrire le giuste tutele in termini di tempestività e sicurezza, soprattutto nella capacità di trattare le emergenze e rispondere sui territori in cui si vive all'effettivo bisogno di salute, in particolare nelle condizioni di cronicità e fragilità. Tutto ciò però non può essere realizzato senza tre passaggi imprescindibili: 
- analizzare la realtà nella quale si vuole intervenire,  
- garantire la "contemporaneità" delle riconversioni e del potenziamento dell'assistenza territoriale,
- coinvolgere nel processo la cittadinanza e le organizzazione civiche e dei pazienti.

E allora ,oltre alla necessaria valutazione del fabbisogno da una indagine epidemiologica e una mappatura dei servizi esistenti e dopo aver considerato fattori come il fabbisogno di salute della popolazione di quella specifica zona, l’incidenza di particolari patologie croniche su quel territorio, sono da identificare e da tener conto altri fattori non meno importanti:
- la presenza di altre strutture ospedaliere nelle zone limitrofe (che possano configurare eventuali situazioni di duplicazioni di presidi), 
- la qualità e sicurezza delle strutture che dovranno essere chiuse o riconvertite, 
- le caratteristiche specifiche di quel territorio in termini di orografia e flussi turistici (come zone montane, ...)
- l’esistenza di un servizio di trasporto efficace e tempestivo dalla zona dove verrà chiusa la struttura agli ospedali che rimarranno attivi.

Andrà garantita la contemporaneità degli interventi legati alla riconversione e la sicurezza degli interventi di emergenza-urgenza, assicurando una corretta e razionale dislocazione dei servizi ed essi dedicati, anche attraverso processi di riconversione dei punti di primo soccorso.

Tutto ciò dovrebbe prevedere spazi di condivisione e partecipazione delle comunità locali e delle organizzazioni civiche e di pazienti ai processi di riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi territoriali, nonché sulla valutazione costante (es. audit civico) dell'impatto della scelta maturata ed attuata. La chiusura di un ospedale (riconversione) pone criticità sia ai cittadini che vivono in quella zona ma anche ai lavoratori , precari e non ed alle loro famiglie.

Ricordiamoci che la chiusura influisce su una comunità di persone sane e non, o futuri ammalati!
Di aiuto in questi casi è prevedere un piano di comunicazione realistico e continuo rivolto alla cittadinanza sulla riorganizzazione.
Un modello partecipativo nelle decisioni favorirebbe la conoscenza dei problemi e dalla discussione nella cittadinanza potrebbero giungere proposte e soluzioni condivise per superare al meglio questo problema.

Chiediamo un cambio nel fare politica, siamo pronti a dare il nostro piccolo contributo , perché ciò che ci interessa sono il miglioramento dei beni comuni e quindi di questa comunità.



martedì 13 settembre 2016

MOZIONE "RACCOLTA FRAZIONE ORGANICA"


Al Sindaco del Comune di
Città della Pieve              
Al Presidente del Consiglio Comunale                   
e p.c. ai Consiglieri Comunali



MOZIONE: RACCOLTA FRAZIONE ORGANICA


PREMESSO CHE

Il comune di Città della Pieve, risulta ancora nella lista di quelle amministrazioni che hanno deliberato il percorso verso Rifiuti Zero e la attuale maggioranza lo ha ribadito nel suo programma alle scorse elezioni comunali.

Il piano finanziario per la TARI, redatto da TSA, attribuisce al ns. comune, una produzione di FOU pari al 48% del totale di tutte le frazioni differenziate.

Per la raccolta dell'umido, nonostante il porta a porta venga dichiarato a regime dal 2013, si utilizzano ancora i cassonetti di prossimità.

Quella umida é la frazione differenziata con i maggiori costi, che salgono ulteriormente visto che il 15% viene scartato e smaltito in discarica.

CONSIDERATO CHE
La legge di stabilità 2015 prevede che il fondo regionale, alimentato dai versamenti dei comuni che non raggiungono gli obiettivi di legge di RD, venga “destinato a finanziare gli interventi di prevenzione dei rifiuti previsti dai piani regionali anche per cofinanziamento di impianti e attività di informazione ai cittadini in materia di prevenzione e RD”.

La stessa legge di stabilità afferma che “si possono prevedere incentivi, oltre che per le attività che fanno azioni di prevenzione nella produzione di rifiuti, per favorire il compostaggio domestico e di comunità.

Il report della regione Umbria attribuisce lo scarso successo della differenziata, alla permanenza della raccolta coi cassonetti.

La raccolta di FOU nel nostro comune é di scarsa qualità, il 15% del totale prodotto viene scartato e smaltito in discarica, aggravando ulteriormente i costi.
La media di scarti, a livello nazionale, é del 7-8 %.



CHIEDIAMO A QUESTO CONSIGLIO DI DELIBERARE:
L'avvio di una campagna di informazione “Rifiuti Zero” che punti al miglioramento della qualità della RD e in particolare della frazione umida.
L'eliminazione di tutti i cassonetti della FOU.

Una variazione al regolamento TARI, che preveda sconti, nella parte variabile della tariffa, alle utenze che fanno compostaggio domestico.

La valutazione della possibilità di accedere al fondo regionale, per avviare al più presto una campagna informativa e soprattutto per la costruzione di uno o più mini-impianti di compostaggio di comunità, approfittando anche delle recenti disposizioni legislative che ne semplificano le autorizzazioni.
        
 Il Capogruppo M5S - Ilaria Gabrielli

Città della Pieve 11/07/16














mercoledì 20 luglio 2016

L'ENNESIMA PRESA IN GIRO




martedì 19 luglio a Palazzo della Corgna, il Sindaco Fausto Scricciolo ha parlato di
 ITI Trasimeno
 e del modo in cui verranno gestiti 15 milioni di finanziamenti che la Regione metterà a disposizione del territorio per ambiti che riguardano la tutela e la valorizzazione del patrimonio, ma anche lo sviluppo delle imprese.
Alla presenza di alcuni rappresentanti delle attività produttive e delle associazioni che erano stati invitati, è stato spiegato quali saranno le fasi della progettazione:
CONCERTAZIONE SUL TERRITORIO 
ADOZIONE STRATEGIA DEFINITIVA 
COMPILAZIONE DELLE SCHEDE PROGETTUALI
Benissimo; la concertazione presume partecipazione, proposte, idee... quanti incontri sono quindi previsti a questo scopo? Quanto tempo avranno a disposizione i cittadini per poter capire il progetto e proporre idee? 
Circa la successiva adozione della strategia definitiva, quando inizierà questa seconda fase e che tempi sono stati previsti per la sua conclusione?
il 31 luglio... ???? Si!!  il 31 luglio!
Questo la dice lunga sulla reale volontà di concertare e chiedere partecipazione!
Città della Pieve è pure fortunata, perché negli altri comuni ancora non ci sono stati incontri con i cittadini. Ci saranno, a Tavernelle, Castiglione del Lago, Passignano e i cittadini avranno a disposizione solo pochi giorni per contribuire a questo progetto prima che venga adottata la STRATEGIA DEFINITIVA!  Altro che partecipazione!
Forse si potrebbe pensare che i tempi sono stretti non per volontà delle singole amministrazioni, che non si poteva fare altrimenti.
NO non è così! Questo documento della Regione Umbria datato 31 maggio prova che, se realmente avessero voluto fare una vera concertazione sul territorio, ci sarebbe stato tutto il tempo.
E' sempre la stessa storia: una presa in giro ai danni dei cittadini.



venerdì 15 luglio 2016

UNA CITTÀ AL CENTRO DI UN TERRITORIO



“…L'obiettivo principale e prioritario per il Partito Democratico è riconsegnare a Città della Pieve la centralità e l'autorevolezza che riteniamo le competa. Il progetto ed i patti territoriali creati decine di anni orsono che hanno reso Città della Pieve parte integrante di un'area come quella del Trasimeno-Pievese, si sono ormai sostanzialmente esauriti nei loro obiettivi […]”.

Quanto sopra è parte del programma col quale Fausto Scricciolo ha chiesto ed ottenuto i voti di tanti cittadini.


La realtà?

il 12 luglio a Isola Maggiore i sindaci degli otto Comuni del Trasimeno (Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano, Piegaro e Tuoro), alla presenza della presidente della Regione Catiuscia Marini, hanno firmato l’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni del Trasimeno - La Città del Trasimeno.
Cosa significa questo? Che dopo tante chiacchiere sulla necessità di superare i legami con il Trasimeno e cambiare strategia guardando a territori più affini al nostro Comune, è stato istituzionalizzato il rapporto stretto tra Città della Pieve e il lago Trasimeno, oltretutto nel discorso entusiasta pronunciato dal nostro primo cittadino c’è stato l’elogio di chi nel passato ha immaginato e voluto La Città del Trasimeno. 

Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere, poi si portano avanti le scelte unilaterali del partito che qualcuno diceva di cambiare dall’interno battendo i pugni sui tavoli… chi è che è cambiato?


E' stato dunque approvato lo statuto relativo all’Unione, che prevede un consiglio composto da 24 membri (tre per Comune - il sindaco, un consigliere della maggioranza e uno delle minoranze) ed è stata fissata la sede istituzionale a Paciano. La nostra Portavoce è stata nominata membro del suddetto Consiglio e si impegna fin d’ora, per quanto le sarà possibile, a verificare che tutta l’operazione sia trasparente e non comporti costi aggiuntivi per i cittadini pievesi.


Il Movimento 5 Stelle di Città della Pieve è contrario a questa Unione, nuovo organismo politico che comporterà un aumento di burocrazia e poltrone: in questo periodo storico, dove la tendenza è ridurre gli enti territoriali, mirando per esempio all’eliminazione delle Province (senza poi farlo veramente!), non ha infatti alcun senso crearne di nuovi, visto che la gestione associata che dovrebbe portare a razionalizzazioni, risparmi e nuove economie di scala, può essere realizzata attraverso più semplici convenzioni ad hoc tra Comuni (eventualmente revocabili in caso di accertato malfunzionamento).

In che termini la nostra amministrazione ha discusso di Unione dei Comuni? Perché non è stato possibile far entrare i cittadini nel processo decisionale? Perché non viene fatta chiarezza sulla differenza tra Unione e Fusione? Dal discorso della Presidente Marini si ha la netta sensazione che si parli di una cosa e che se ne porti avanti un’altra (più o meno come è successo per il nostro ormai defunto ospedale…): 

“L’Unione dei Comuni non è un fatto meramente amministrativo e nemmeno una tappa di arrivo. Di questo si è discusso per anni nelle Amministrazioni e tra le forze politiche. E’ una tappa importante aver dato attuazione a questo obiettivo, ma è anche un punto di partenza per il futuro, che parla di semplificazione e superamento dei limiti delle singole amministrazioni. Agire uniti significa diventare il quarto Comune della nostra Regione.

Allora questa operazione è il preludio di una Fusione degli otto Comuni del Trasimeno?
Il Movimento 5 stelle non è per principio contro la Fusione, anzi, crediamo che il territorio possa trarne dei benefici, ma non ci prestiamo a questo metodo di amministrare: crediamo fortemente che decisioni così importanti debbano essere condivise maggiormente con chi le subirà nei prossimi anni, con tutti gli abitanti dei comuni interessati.
I cittadini vanno informati correttamente dei pro e dei contro di una scelta tale, che riguarda la collettività e non solo una piccola parte dell’elettorato. I politicanti di mestiere (e gli apprendisti tali), non possono e non devono arrogarsi il diritto di decidere su certe scelte senza coinvolgere tutte le categorie e l’opposizione tutta. Non possono, anche perché sono i primi a non essere correttamente informati sulla differenza che c’è tra unire i comuni creando un ulteriore sovra-ente e fonderli in una cosa sola: un unico comune con benefici di legge e fiscali che farebbero finalmente respirare l’economia di Città della Pieve.
Forse hanno paura delle decisioni che possono prendere i cittadini quando si parla di cose serie?

venerdì 22 aprile 2016

DALLA LORENZETTI, ALLA MARINI, ALLA DORILLO?



Sulle poltrone, a prescindere dalle competenze, si accomodano fedelissimi e trombati.”

Ci risiamo? Viene da chiederselo dopo la nomina di Alessia Dorillo a presidente della TSA. 
Ma chi è Alessia Dorillo? Una esperta di rifiuti? 
I sindaci del Trasimeno all’unanimità si sperticano in elogi per convincere i cittadini della sua competenza ed esperienza. Ma in cosa? Il suo curriculum parla di comunicazione…. Non sapevamo che i rifiuti si smaltissero con le chiacchiere!!
Sulla carriera di partito nessun dubbio di competenza. Circa il resto… “…garanzia di radicamento sul territorio”? “…fiducia diffusa da parte dei cittadini”?
O forse il vecchio modo di gestire poltrone e potere

Come prosegue, nello stesso articolo il FQ: “Sulle poltrone, a prescindere dalle competenze, si accomodano fedelissimi e trombati.” Le partecipate “sono lo spazio da esposizione del Poltronificio. Il magazzino è nelle retrovie, nei “sistemi territoriali” delle controllate regionali, delle multiutility, delle fondazioni e delle municipalizzate. Dove chi esercita localmente il potere può conferire incarichi a pioggia. Un’impresa scovare tra i curriculum di consiglieri e amministratori qualcuno che abbia maturato esperienza e competenze nella gestione di servizi pubblici di rilevanza economica. Abbondano invece i trombati”. 
Questo stesso concetto è stato espresso da Carlo Cottarelli (Ex commissario alla spending review) nel suo programma di razionalizzazione delle partecipate locali.

Incredibile! Malgrado la sbandierata #rottamazione, e lo strasbandierato #cambiaverso, il metodo resta sempre lo stesso: piazzare i propri uomini e donne in tutte le possibili cavità pubbliche a spese di noi contribuenti.
Nel caso specifico stiamo parlando di TSA, una azienda ancora sotto inchiesta con interdittive antimafia notificate al socio privato (Gesenu) e a Gest, società di cui fa parte. Da Sindaci che hanno ritenuto di non dover chiarire nulla di fronte alla chiara, e ben nota, contiguità politico-mafiosa di soci e Amministratori di TSA e GESENU (nota ben prima delle recenti inchieste) ci saremmo aspettati uno cambiamento ben più netto.


Non vogliamo comunque essere disfattisti e prevenuti. 
Considerando la grande esperienza e competenza della Sig.ra Dorillo, e dei consiglieri eletti, ci aspettiamo a brevissimo un deciso cambio di rotta della TSA, a partire da: attuazione della strategia rifiuti zero, diminuzione delle bollette e aumento della differenziata, come auspica lo stesso presidente dell’Arpa, Walter Ganapini (http://www.umbriaon.it/2015/umbria-discariche-renderle-marginali/), quando ricorda che per attuare in Umbria una seria politica ambientale – peraltro richiesta dall’Europa che continua ad applicare procedure di infrazione - è necessario e urgente “attuare in tutta la regione la differenziata spinta, applicare la tariffa puntuale e armonizzare gli aspetti economici del servizio”. Percorso assolutamente fattibile, come già testimoniano i successi ottenuti in molte altre zone d’Italia dove la strategia Rifiuti Zero è seguita con rigore e trasparenza. #fiatosulcolloalladorillo

sabato 9 aprile 2016

SCANDALO-CENERI: CONFERENZA STAMPA GRUPPI M5S UMBRIA IN VALNESTORE


In questo post è pubblicato il comunicato stampa del M5S Umbria. In realtà sarà presente anche una delegazione di Città della Pieve. Il motivo è che, purtroppo, anche il nostro territorio è implicato, come testimonia questa foto che ritrae il titolo di un manifesto di circa 30 anni fa... e siamo ancora fermi a quel punto. Sconfortante.




Naturalmente noi non ci arrendiamo, anzi, alla luce della nuova attenzione emersa sull'argomento, anche da parte della stessa ARPA, chiediamo a tutti i cittadini pievesi di segnalare le aree interessate da interramenti di ceneri o altri materiali potenzialmente pericolosi.   





Il Gruppo M5S in Regione Umbria, unitamente ai portavoce comunali di Panicale e Piegaro, Valerio Spanu e Stelvio Olivi, con la partecipazione dei parlamentari Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, convocano per domani mattina, sabato 9 aprile, h. 10, una conferenza stampa a Tavernelle, epicentro dello scandalo-ceneri pubblicamente emerso in queste settimane, dopo ben 30 anni di silenzi e omertà.

Porteremo non solo la nostra testimonianza politica, illustrando quanto fatto sinora dal M5S, ma ascolteremo soprattutto i cittadini dalla loro viva voce: parleranno infatti per la prima volta gli stessi residenti che, tre decenni or sono, inascoltati, protestarono ufficialmente e più volte per quanto stava avvenendo.
Saranno diffuse le lettere dell'epoca, sottoscritte da decine e decine di persone.
Cercheremo di chiarire il ruolo di Enel, pure in vista delle necessarie e concrete compensazioni che dovranno essere erogate in futuro a fronte dei danni cagionati. 

Ci recheremo dunque tutti quanti sul posto, toccando con mano la gravità della situazione, ma indicando anche alcune possibili soluzioni, salvaguardando le naturali vocazioni delle nostre fantastiche terre.

L'appuntamento è fissato per domani, sabato 9 aprile, h. 10, Tavernelle, SP 306 all'altezza degli spogliatoi del campo sportivo 'Moratti' e del bivio di Via Po.

https://goo.gl/maps/QvMqMM94pfJ2

venerdì 8 aprile 2016

INFORMATI SUL REFERENDUM!




Il 9 aprile 

il MoVimento 5 Stelle di Città della Pieve sarà presente in 

Piazza Matteotti 

con un gazebo informativo sul tema del prossimo referendum del 17 aprile. 


Riteniamo questo referendum estremamente importante per Il nostro futuro e per lo sviluppo del nostro paese. Riteniamo inoltre che i cittadini abbiano diritto ad una informazione il più possibile completa, per poter esercitare il loro diritto di partecipazione e di scelta consapevole. 




Aspettiamo tutti 

dalle ore 10

presso il nostro banchetto al mercato del sabato. 




Un cittadino informato è un cittadino libero.

sabato 12 marzo 2016

INAUGURATA LA BACHECA DI MOIANO!

Stamattina, grazie alla collaborazione di alcuni cittadini della frazione, è stata montata la bacheca del MoVimento 5 Stelle anche a Moiano. Sarà così ancora più semplice per gli abitanti essere informati!





E QUESTI SAREBBERO I BAGNI PUBBLICI ?



Chi non avrebbe contestato un lavoro del genere in casa propria?
Invece cosa accade? Ancora oggi non si contesta, non si interviene, non ci si assume le proprie responsabilità per un lavoro il cui risultato é sotto gli occhi di tutti, ma si minaccia di querela un cittadino che denuncia lo stato pietoso dei servizi igienici pubblici del paese, i cui lavori di rifacimento sono terminati da pochi mesi.
Queste sono la trasparenza, l'efficienza e la collaborazione che tanto si sbandierano; questo é il nuovo corso, che punta a cambiare in meglio Città della Pieve, che vuole chiudere con il passato e con gli errori delle passate amministrazioni, come il nostro Sindaco continua a sottolineare in ogni Consiglio Comunale. 
Questo atteggiamento invece sa di vecchio, di già visto e proprio non ci piace. 
Non ci piace anche perché i lavori in questione sono stati elogiati pubblicamente, come esempio del miglioramento dei servizi offerti agli abitanti di Città della Pieve ed ai turisti. 
Noi cittadini siamo stanchi degli annunci che si frantumano poi nei fatti, a livello nazionale ed a livello locale, di chi sempre e comunque continua ad essere "arrogante con i deboli e servile coi potenti" (cit.).
Il nuovo che avanza ci sembra già qualcosa di avanzato, che non serve più.

Il caso è stato riportato anche dal quotidiano LA NAZIONE in data 13.03.2016


mercoledì 17 febbraio 2016

RICHIESTA ATTI SU REPERTI ETRUSCHI-RISPOSTA DEL COMUNE



Al Segretario Comunale                          del Comune di Città della Pieve

Oggetto: richiesta documenti

La sottoscritta laria Gabrielli, in qualità di capogruppo del Movimento 5 stelle, chiede il rilascio dei seguenti documenti e atti amministrativi:
-      Inventario completo dei reperti e del corredo funerario rinvenuti nella” tomba di Laris” in località San Donnino.
-      Copia dei documenti che definiscono gli accordi intercorsi tra Comune, Regione e Soprintendenza per il recupero, restauro e valorizzazione degli stessi reperti storici.
-      Un elenco il più possibile completo di tutto il meteriale di origine etrusca rinvenuto nel corso degli anni a Città della Pieve di cui si abbia conoscenza, compresa l’attuale collocazione (collezioni private, magazzini, musei, ecc.)

Distinti saluti
 Città della Pieve, 20/01/2016

Il Capogruppo M5s
Ilaria Gabrielli



RISPOSTA DEL COMUNE:


OGGETTO: 
Richiesta documenti

 In riscontro alla Sua del 20/01/2016, prot. Comune n. 874 del 21/01/2016, Le comunico che, a seguito contatti con la Soprintendenza di Perugia, per consultare l’inventario del materiale archeologico depositato presso Santa Maria dei Servi, la richiesta di accesso agli atti va fatta alla Soprintendenza stessa per essere il materiale di cui si tratta proprietà dello Stato. 

Per quanto riguarda gli altri punti della Sua richiesta, a seguito informazioni fornite dal Responsabile dell’Area interessata Le significo quanto segue:
- accordi formali con la Soprintendenza Archeologica e la Regione Umbria non sono stati ancora conclusi;
- non vi sono documenti in possesso del Comune dai quali risulti il materiale di origine Etrusca rinvenuto nel corso degli anni a Città della Pieve; è presente un Obelisco a cui è stata attribuita origine Etrusca al piano terra di Palazzo Corgna, non di proprietà Comunale. A disposizione per ogni eventuale successivo chiarimento, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti. 

F.to Il Segretario Generale Sommovigo dott.ssa Maria Pia

sabato 13 febbraio 2016

CUORE VERDE O CUORE RADIOATTIVO?




Anche l’Umbria ha la sua terra dei fuochi. 

Il problema del milione di tonnellate di cenere di carbone, presumibilmente radioattive, nella zona artigianale nel comune di Fabro, è stato presentato lo scorso dicembre 2015 dai portavoce umbri del M5S, in ogni sede istituzionale, compreso il Parlamento Europeo. Per coloro che ancora non sono al corrente, l’oggetto delle interrogazioni effettuate da M5S riguarda sversamenti risalenti a circa trenta anni fa, relativi a materiale radioattivo derivante dalla combustione di carbone proveniente dalla centrale Enel di La Spezia. In questa vicenda - che ricorda in modo inquietante il devastante massacro di una delle terre più potenzialmente fruttifere d’Italia, la zona campana tra Napoli e Caserta alias terra dei fuochi - sarebbero coinvolti anche i comuni di Panicale e Piegaro, i cui sindaci hanno chiesto all’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) le analisi relative ai loro territori. Purtroppo si teme che anche altri luoghi, tra cui Città della Pieve, debbano, e non da oggi, nutrire seri motivi di preoccupazione. Per questo motivo, a tutela della cittadinanza che da tempo chiede risposte, abbiamo ritenuto necessario presentare una mozione per sollecitare il primo garante della salute dei cittadini, il sindaco Scricciolo, a comunicare all’Arpa le aree in cui negli anni sono avvenuti sversamenti per poter effettuare i dovuti accertamenti.

L’Arpa scrive che le analisi compiute nell’area della zona industriale e artigianale denominata “Borgosole” nel comune di Fabro, hanno consentito di “accertare vari superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC), per solfati, boro e manganese e tetracloroetilene (PCE)”. Senza voler fare del catastrofismo gratuito, va considerato che la cementificazione dell’area in questione ha contenuto le radiazioni entro i valori consentiti, ma l'Arpa ha appurato che la concentrazione radioattiva raddoppia in campioni di terreno più superficiali; altrove però, per esempio nell’area del campo sportivo di Ponticelli, non ci sono infrastrutture che fanno da barriera. Pertanto potrebbe esserci una maggiore e più perniciosa volatilità delle radiazioni, senza considerare la contaminazione delle falde acquifere.

Pur sapendo che non si tratta di residui di provenienza ligure, un’ultima considerazione: il cosiddetto “Campo nero” pievese… perché si chiama così? Chi ha l’età per ricordarlo racconta di polvere nera che si alzava copiosa ad ogni corsa; eh già, perché in questo caso parliamo di un campo di calcio, area destinata ai nostri ragazzi che dovrebbero usufruirne per praticare sport in modo salubre e benefico per la loro salute. Dettaglio non marginale poiché la destinazione dei siti è essenziale per valutare la pericolosità della loro composizione. La stessa Arpa chiede che privati cittadini segnalino cosa negli anni hanno eventualmente notato, al fine di allargare le indagini e monitorare in modo utile il territorio sul quale tutti viviamo e sul quale crescono i nostri figli. In questo senso rimarcando l’importanza della partecipazione attiva della cittadinanza, come da sempre caldeggia il M5S.


MOZIONE:INTERRAMENTO CENERI E ALTRI MATERIALI POTENZIALMENTE DANNOSI




Sindaco del Comune di Città della Pieve
Al Presidente del Consiglio Comunale
e p.c. ai Consiglieri Comunali



MOZIONE:
interramento di ceneri e altri materiali potenzialmente dannosi per la salute


PREMESSO

Che la recente campagna di stampa stimolata da nuove analisi effettuate a Vienna su campioni di
terreno prelevati a Fabro, dove da tempo sono state interrate ceneri in grandi quantità, coinvolge
altre zone come Piegaro, Panicale e anche Città della Pieve.

Che il M5S rappresentando il disagio e il malessere dei cittadini che vivono in queste aree intende
Stimolare una campagna di analisi e controllo a tappeto.

Che i sindaci di Piegaro e Panicale riconoscendo il rischio potenziale per i cittadini si sono
impegnati a collaborare con l’ARPA per segnalare i luoghi presenti sul proprio territorio in cui negli
anni sono avvenuti gli sversamenti.

TENUTO CONTO

Che gli isotopi radiattivi sono presenti normalmente nel carbone di provenienza e che si
trasferiscono poi alle ceneri prodotte durante i processi di combustione.

Che le misurazioni rilevate dall’ARPA a Fabro corrispondono nei valori a quelle dei laboratori di
Vienna, ma che differiscono nella valutazione per una differenza dei valori di fondo comparati.

Che a Fabro, nei luoghi schermati da asfalto ed edifici, non ci sono particolari difformità ma che i
valori di radioattività aumentano, fino a raddoppiare, dove il terreno è più esposto.

Che la composizione fisica-chimica del terreno influisce sui rilevamenti e soprattutto sulla
possibilità di inquinamento e contaminazione delle acque sotterranee.

Che i criteri di indagine, dovendo tenere conto delle dosi assimilabili per tipo di individuo, dei
tempi di stazionamento, dei rischi di inalazione, ingestione e irraggiamento dal suolo non possono
essere assimilabili a quelli già eseguiti in altri luoghi.

Che a quanto ci risulta, attualmente nel nostro Comune almeno alcune di queste aree a Ponticelli
e il cosiddetto “campo nero”, sono occupate da campi sportivi abitualmente frequentati da giovani
e giovanissimi.

CONSIDERANDO

le responsabilità del Sindaco in quanto massima autorità sanitaria locale quindi Garante della
salute sul territorio.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

a prendere atto di queste criticità e ad intervenire in maniera fattiva fornendo all’ARPA i dati
necessari per una mappatura completa delle aree interessate negli anni da ogni tipo di
sversamento di materiale potenzialmente pericoloso, con particolare riferimento e segnalazione
della presenza di pozzi d’acqua nelle immediate vicinanze, al fine di verificare le tipologie delle
sostanze presenti, se sia avvenuta e se sia ancora presente contaminazione dei terreni e delle
falde acquifere.

Città della Pieve 20/01/16
Il Capogruppo M5S
Ilaria Gabrielli

DICHIARAZIONE M5S SU COMANDO COMPAGNIA CARABINIERI



Dichiarazione Consigliere Gabrielli
Consiglio Comunale del 28 gennaio 2016
 punto 9 OdG: mozione sul riconoscimento della presenza del comando della compagnia carabinieri di Città della Pieve


Ritengo la mozione assolutamente condivisibile in termini di tutela del territorio sicurezza e garanzia per i cittadini, indubbiamente la presenza a Città della Pieve della compagnia dei carabinieri è indispensabile e auspicabile per il futuro per mantenere lo stesso livello di sicurezza.

Lascia un po’ l’amaro in bocca il fatto che questa amministrazione non abbia messo in campo provvedimenti simili per mantenere un altro servizio indispensabile sul territorio come l’ospedale, avrei volentieri sostenuto una mozione della maggioranza che puntava al mantenimento di un servizio sanitario di qualità.

A tal proposito vorrei far notare un paio di imprecisioni presenti sulla mozione, dove si fa riferimento al fatto che nel nostro capoluogo sia presente un “pronto soccorso” e al fatto che rappresenti “un centro di servizi importante”.

Purtroppo a Città della Pieve non possiamo parlare da tempo di pronto soccorso, ma solo di “servizio di primo soccorso e 118” in quanto la struttura non è in grado di trattare casi di complessità assistenziale e assicurare l’assistenza di emergenza-urgenza H24.

Allo stesso modo, dobbiamo constatare che negli ultimi anni sono tanti i servizi che sono stati delocalizzati, anche in ottemperanza ad accordi politici fatti in materia di ripartizione del territorio che hanno molto penalizzato Città della Pieve.

Nell’assumermi quindi la responsabilità di dare un parere favorevole alla mozione presentata per dotarla di maggiore forza ed incisività, chiedo a questa amministrazione di recuperare un ruolo politico di forza che sappia andare oltre le vecchie discipline di partito e di non accettare più supinamente le direttive che causano danno al nostro territorio: non ce lo possiamo più permettere.


Il Capogruppo M5S

Ilaria Gabrielli

MOZIONE - ANALISI PERIODICHE SULLE FONTANELLE ACQUA POTABILE




Al Sindaco del Comune di Città della Pieve
Al Presidente del Consiglio Comunale
e p.c. ai Consiglieri Comunali


MOZIONE
analisi periodiche sulle fontanelle per l'erogazione di acqua potabile


Il Capogruppo del M5S di Città della Pieve,

PREMESSO

che il 6/06/2015 in località Moiano, in occasione del varo di una fontanella per l'erogazione di
acqua potabile, il Sindaco Fausto Scricciolo dichiarava che :"...l'acqua distribuita dall'acquedotto
comunale è buona e sicura..."

che il Movimento 5 stelle appoggia e incentiva tutte le forme di trasparenza atte a dare sempre
maggiori e dettagliate informazioni ai cittadini

che sul sito"umbracque.com" vengono pubblicate solo le caratteristiche ed i parametri chimici
dell’acqua erogata dalle fontanelle e non i risultati delle analisi effettuate, la data e la periodicità
delle stesse, seppur non previsto dalle leggi vigenti.

CONSIDERATO

Che il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 modificato il 2 febbraio 2002 con decreto
legislativo numero 27 recante attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque
destinate al consumo umano stabilisce:

all'art.5 - punto c: i valori di parametro fissati [...] devono essere rispettati per le acque
confezionate in bottiglie o contenitori, rese disponibili per il consumo umano, nel punto in cui sono
imbottigliate o introdotte nei contenitori e nelle confezioni in fase di commercializzazione o
comunque di messa a disposizione per il consumo.

all'art.6 - punto d: i controlli interni ed esterni di cui agli articoli 7 e 8 intesi a garantire che le
acque destinate al consumo umano soddisfino, nei punti indicati nell'articolo 5, comma 1, i
requisiti del presente decreto, devono essere effettuati agli impianti di confezionamento di acqua
in bottiglia o in contenitori

all'art.7
- punto 2: i punti di prelievo e la frequenza dei controlli interni possono essere concordati
con l'azienda unità sanitaria locale
- punto 4: i risultati dei controlli devono essere conservati per un periodo di almeno cinque
anni per l'eventuale consultazione da parte dell'amministrazione che effettua i controlli
esterni.

TENUTO CONTO

che la mancanza di informazione e trasparenza, unite a notizie relative ad inchieste in corso in
altre parti d’Italia, dove sono stati evidenziati problemi di manutenzione e qualità delle acque,
potrebbero disincentivare l’utilizzo delle fontanelle

PER QUANTO ESPOSTO CHIEDO AL SINDACO DI IMPEGNARSI A

Rendere più chiari e fruibili, per i cittadini, i risultati delle analisi di controllo effettuati
periodicamente.

Richiederne la pubblicazione sul sito di Umbracque.com, o in alternativa sul sito del Comune,
indicando la data di esecuzione e la periodicità con cui vengono effettuati i controlli di cui sopra,
nonché i valori di parametro previsti dalla normativa.

Richiedere che venga indicato sulle case dell’acqua la periodicità delle analisi e il link del sito dove
sono pubblicate le stesse in dettaglio, specificando anche dove il cittadino può prendere visione
dei documenti e fornire le indicazioni per richiederne copia.


Città della Pieve 15/01/16
Il Capogruppo M5S
Ilaria Gabrielli