Al Sindaco del Comune di Città della Pieve
Al Presidente del
Consiglio Comunale
e p.c.
ai Consiglieri Comunali
MOZIONE
– gestione
del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani
Il Capogruppo del M5S di Città della Pieve,
PREMESSO
che da alcuni
giorni sugli organi di stampa locali sono state rese pubbliche le vicende
connesse ad una indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Perugia
sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani da parte di
GESENU ma anche di TSA che ipotizza un traffico illecito di rifiuti
e reati legati all'inquinamento dei terreni e dei corsi d'acqua da percolato
proveniente dalle discariche (principalmente Pietramelina);
TENUTO CONTO
che per i suddetti
gravi reati risultano indagati manager, tecnici ed amministratori di GESENU e
TSA;
che, sempre da articoli di stampa, si ipotizza che siano stati messi in atto comportamenti illeciti, tra l'altro, nella gestione della frazione organica per la produzione di compost che in grande quantità sarebbe stata rimescolata con rifiuti indifferenziati e conferita in discarica con un evidente aumento dei costi posti a carico dei cittadini ed un indebito guadagno per il gestore;
CONSIDERATO
che se i
comportamenti suddetti verranno confermati produrranno, oltre a quello
economico, un rilevantissimo danno di immagine e potranno compromettere
il corretto comportamento da parte dei cittadini nell'effettuare la
differenziazione dei rifiuti e vanificare pertanto l'obiettivo minimo del
raggiungimento dei parametri fissati dall'Europa al fine di evitare le sanzioni
previste e quello ben più importante del recupero di importanti risorse e della
salvaguardia dell'ambiente;
VISTO
Che l’attuale
composizione societaria di GESENU (Comune di Perugia 45%, Gruppo Sorain
Cecchini (Amministratore unico Monica Cerroni figlia di Manlio) 45% e Carlo
Noto La Diega 10%) in cui i soci privati detengono la maggioranza delle azioni
ed in considerazione del fatto che GESENU è anche titolare di quote in TSA
(37,92%) e SIA (33%) e che ECOCAVE è a capitale totalmente privato, si può
affermare che la gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani
è in mano di privati che offrono un servizio di scarsa qualità con tariffe tra
le più alte in assoluto in Italia che gravano totalmente su famiglie ed
imprese, si evidenzia quindi il fallimento delle scelte politiche sui rifiuti
fin qui operate dalla Amministrazione della Regione dell'Umbria;
che il provvedimento di interdittiva antimafia emesso dal Prefetto di Perugia per la sussistenza del pericolo di infiltrazioni mafiose in GESENU SPA tenendo anche conto delle sue possibili future conseguenze;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO
Per quanto di sua competenza a:
Richiedere l'immediato commissariamento della GESENU;
Promuovere ogni possibile iniziativa politica e/o legale, congiuntamente agli altri comuni coinvolti, al fine di recedere dal contratto di servizio stipulato con GEST;
Promuovere ogni possibile iniziativa politica ed istituzionale al fine di consentire che la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani torni ad essere totalmente in mano pubblica, con criteri di efficienza, qualità, economicità e trasparenza e con possibilità di controllo diretto da parte dei cittadini, come già avviene efficacemente in alcune altre realtà del nostro paese con notevoli risparmi per i cittadini;
Promuovere ogni
iniziativa politica ed istituzionale al fine di riscrivere il Piano Regionale
Rifiuti con l'obiettivo dell'adesione alla strategia rifiuti zero ed alla
gestione totalmente pubblica del servizio.
IMPEGNA, INOLTRE, IL SINDACO
A richiedere ai componenti di nomina pubblica di GESENU e di TSA, data la gravità dei reati per i quali risultano indagati, di dimettersi dagli incarichi ricoperti, se rinviati a giudizio.
Città della Pieve 18/11/15
Il Capogruppo M5S
Ilaria Gabrielli