giovedì 10 dicembre 2015

MOZIONE - GESTIONE SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI SOLIDI URBANI






Al Sindaco del Comune di Città della Pieve 
Al Presidente del Consiglio Comunale 
e p.c. ai Consiglieri Comunali 





MOZIONE  
Gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani 


Il Capogruppo del M5S di Città della Pieve, 

PREMESSO 

che da alcuni giorni sugli organi di stampa locali sono state rese pubbliche le vicende connesse ad una indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Perugia sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani da parte di GESENU ma anche di TSA che ipotizza un traffico illecito di rifiuti e reati legati all'inquinamento dei terreni e dei corsi d'acqua da percolato proveniente dalle discariche (principalmente Pietramelina); 

TENUTO CONTO 

che per i suddetti gravi reati risultano indagati manager, tecnici ed amministratori di GESENU e TSA; che, sempre da articoli di stampa, si ipotizza che siano stati messi in atto comportamenti illeciti, tra l'altro, nella gestione della frazione organica per la produzione di compost che in grande quantità sarebbe stata rimescolata con rifiuti indifferenziati e conferita in discarica con un evidente aumento dei costi posti a carico dei cittadini ed un indebito guadagno per il gestore; 

CONSIDERATO 

che se i comportamenti suddetti verranno confermati produrranno, oltre a quello economico, un rilevantissimo danno di immagine e potranno compromettere il corretto comportamento da parte dei cittadini nell'effettuare la differenziazione dei rifiuti e vanificare pertanto l'obiettivo minimo del raggiungimento dei parametri fissati dall'Europa al fine di evitare le sanzioni previste e quello ben più importante del recupero di importanti risorse e della salvaguardia dell'ambiente; 

VISTO 

Che l’attuale composizione societaria di GESENU (Comune di Perugia 45%, Gruppo Sorain Cecchini (Amministratore unico Monica Cerroni figlia di Manlio) 45% e Carlo Noto La Diega 10%) in cui i soci privati detengono la maggioranza delle azioni ed in considerazione del fatto che GESENU è anche titolare di quote in TSA (37,92%) e SIA (33%) e che ECOCAVE è a capitale totalmente privato; 

CONSIDERATO 

il provvedimento di interdittiva antimafia emesso dal Prefetto di Perugia per la sussistenza del pericolo di infiltrazioni mafiose in GESENU SPA e tenendo anche conto delle sue possibili future conseguenze; 

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO 

Per quanto di sua competenza a: Promuovere ogni possibile iniziativa politica e/o legale, congiuntamente agli altri comuni coinvolti, al fine di valutare la possibilità di recedere dal contratto di servizio stipulato con GEST. Promuovere ogni possibile iniziativa politica ed istituzionale al fine di consentire che la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani torni ad essere totalmente in mano pubblica, o a controllo totalmente pubblico, con criteri di efficienza, qualità, economicità e trasparenza e con possibilità di controllo diretto da parte dei cittadini, come già avviene efficacemente in alcune altre realtà del nostro paese con notevoli risparmi per i cittadini; Promuovere ogni iniziativa politica ed istituzionale al fine di rivalutare il Piano Regionale Rifiuti con l'obiettivo dell'adesione alla strategia Rifiuti Zero ed alla gestione totalmente pubblica del servizio, o a controllo totalmente pubblico. 

IMPEGNA, INOLTRE, IL SINDACO 

A richiedere ai componenti di nomina pubblica di TSA, data la gravità dei reati per i quali risultano indagati, di dimettersi dagli incarichi ricoperti, se rinviati a giudizio. 


Città della Pieve 18/11/15 
Il Capogruppo M5S Ilaria Gabrielli


MANUALE DI CONTRODISINFORM-AZIONE dicembre 2015





Senza precise scadenze, periodicamente stampiamo informazioni sulle nostre attività in Comune ed articoli di rilevanza locale, regionale, nazionale, sia in formato cartaceo che digitale, per provare a contrastare la disinformazione dilagante sia sui media che sui giornali. 


Ancora su TSA e GESENU??!! Purtroppo si dato che, come potrai leggere nel frontespizio del nuovo Manuale, la gestione dei rifiuti della Regione Umbria potrebbe davvero essere la PEGGIORE IN ITALIA. Non stupisce, se si considerano le presunte collusioni mafiose e gli illeciti che stanno emergendo dalle interdittive antimafia... 
Leggendo potrai però anche rallegrarti! La mozione del M5S di Città della Pieve sulla raccolta rifiuti è stata finalmente approvata all'unanimità. All'interno del manuale troverai il testo integrale e altro ancora.    


Scarica la versione digitale di


In umbria la peggiore gestioni rifiuti d'Italia?

giovedì 19 novembre 2015

MOZIONE sulla GESTIONE DELLA RACCOLTA RIFIUTI




Al Sindaco del Comune di  Città della Pieve
                     Al Presidente del Consiglio Comunale
                                       e p.c. ai Consiglieri Comunali


MOZIONE – gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani


Il Capogruppo del M5S di Città della Pieve,

PREMESSO

che  da alcuni giorni sugli organi di stampa locali sono state rese pubbliche le vicende connesse ad una indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Perugia sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani da parte di GESENU ma anche di TSA  che ipotizza un traffico illecito di rifiuti  e reati legati all'inquinamento dei terreni e dei corsi d'acqua da percolato proveniente dalle discariche (principalmente Pietramelina);

TENUTO CONTO

che per i suddetti gravi reati risultano indagati manager, tecnici ed amministratori di GESENU e TSA;

che, sempre da articoli di stampa, si ipotizza che siano stati messi in atto comportamenti illeciti, tra l'altro,   nella gestione della frazione organica per la produzione di compost  che in grande quantità sarebbe stata rimescolata con rifiuti indifferenziati e conferita in discarica con un evidente aumento dei costi posti a carico dei cittadini ed un  indebito guadagno per il gestore;

CONSIDERATO

che se i comportamenti suddetti verranno confermati produrranno, oltre a quello economico,  un rilevantissimo danno di immagine e potranno compromettere il corretto comportamento da parte dei cittadini nell'effettuare la differenziazione dei rifiuti e vanificare pertanto l'obiettivo minimo del raggiungimento dei parametri fissati dall'Europa al fine di evitare le sanzioni previste e quello ben più importante del recupero di importanti risorse e della salvaguardia dell'ambiente;


VISTO

Che l’attuale composizione societaria di GESENU (Comune di Perugia 45%, Gruppo Sorain Cecchini (Amministratore unico Monica Cerroni figlia di Manlio) 45% e Carlo Noto La Diega 10%) in cui i soci privati detengono la maggioranza delle azioni ed in considerazione del fatto che GESENU è anche titolare di quote in TSA (37,92%) e SIA (33%) e che ECOCAVE è a capitale totalmente privato, si può affermare che la gestione  della  raccolta dei rifiuti solidi urbani è in mano di privati che offrono un servizio di scarsa qualità con tariffe tra le più alte in assoluto in Italia che gravano totalmente su famiglie ed imprese, si evidenzia quindi il fallimento delle scelte politiche sui rifiuti fin qui operate dalla Amministrazione della Regione dell'Umbria;

che il provvedimento di interdittiva antimafia emesso dal Prefetto di Perugia  per la sussistenza del pericolo di infiltrazioni mafiose in GESENU SPA tenendo anche conto delle sue possibili future conseguenze;


IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO 

Per quanto di sua competenza a:

Richiedere l'immediato commissariamento della GESENU;

Promuovere ogni possibile iniziativa politica e/o legale, congiuntamente agli altri comuni coinvolti, al fine di recedere dal contratto di servizio stipulato con GEST;

Promuovere ogni possibile iniziativa politica ed istituzionale al fine di consentire che la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani torni ad essere totalmente in mano pubblica, con criteri di efficienza, qualità, economicità e trasparenza e con possibilità di controllo diretto da parte dei cittadini, come già avviene efficacemente in alcune altre realtà del nostro paese con notevoli risparmi per i cittadini;
Promuovere ogni iniziativa politica ed istituzionale al fine di riscrivere il Piano Regionale Rifiuti con l'obiettivo dell'adesione alla strategia rifiuti zero ed alla gestione totalmente pubblica del servizio.


IMPEGNA, INOLTRE, IL SINDACO

A richiedere ai componenti di nomina pubblica di GESENU e di TSA, data la gravità dei reati per i quali risultano indagati, di dimettersi dagli incarichi ricoperti, se rinviati a giudizio.

Città della Pieve 18/11/15

Il Capogruppo M5S

Ilaria Gabrielli


sabato 17 ottobre 2015

MANUALE DI CONTRODISINFORM-AZIONE ottobre 2015




Senza precise scadenze, periodicamente stampiamo informazioni sulle nostre attività in Comune ed articoli di rilevanza locale, regionale, nazionale, sia in formato cartaceo che digitale, per provare a contrastare la disinformazione dilagante sia sui media che sui giornali. 

Come ci si poteva aspettare, i vertici di TSA  e GESENU, le società che gestiscono lo smaltimento rifiuti nell'area del Trasimeno, sono indagati dalla DIA. In questo numero del manuale (nonchè su questo blog all'etichetta rifiuti) troverete un pò di informazioni a riguardo, compresa la fantastica dichiarazione dei sindaci del Trasimeno. 
Se poi siete tra quelli che si sono chiesti "ma cosa fa il M5S di Città della pieve?", bene, in quarta pagina potrete leggere un riepilogo della nostra attività, consiliare e non.  


Scarica la versione digitale di

I SINDACI DEL TRASIMENO CASCANO DAL PERO


giovedì 15 ottobre 2015

ECO-BALLE: COSA PAGHIAMO?

Per chi ha voglia di informarsi, questi i video dell'incontro aperto tenuto a luglio 2013 a Città della Pieve dagli attivisti del M5S relativo al tema dei rifiuti e della gestione di TSA/GEST/GESENU sul nostro territorio









ACQUA E RIFIUTI: IL SILENZIO SULLA PELLE DEI CITTADINI

Articolo pubblicato l'08.12.2014 sul giornale del Comune. Sempre in tempi non sospetti. 

E' continuato il silenzio di questa amministrazione sui temi essenziali da noi sollevati a più riprese e che stanno a cuore ai pievesi, salvo poi parlare di "fulmine a ciel sereno" quando l'autorità giudiziaria rende impossibile far finta di niente. Intanto i cittadini pagano e gli scempi sul territorio vengono regolarmente attuati.  



ACQUA E RIFIUTI: IL SILENZIO SULLA PELLE DEI CITTADINI




Il 2014 è agli sgoccioli, e con lui anche la nostra speranza di una svolta nella politica pievese. Abbiamo atteso con pazienza che questo Sindaco e la sua Giunta si insediassero e prendessero confidenza con la macchina comunale. Che le commissioni si formassero ed iniziassero a lavorare. Che il Sindaco avviasse davvero la tanto decantata collaborazione tra maggioranza e minoranze per il bene della nostra città. Che si definissero le basi di una partecipazione reale dei cittadini alla gestione del paese, per inaugurare il cambiamento tanto sbandierato in campagna elettorale. Che, soprattutto, si desse il via ad iniziative per riportare l’azione politica su temi quotidiani e realmente importanti per la vita dei cittadini. Dopo sei mesi constatiamo che le belle parole restano tali e i fatti languono.
Facciamo qualche esempio concreto: acqua e rifiuti. Umbra Acque deve al nostro comune la bella sommetta di circa 110.000 euro. Perché il comune non la riscuote? Si potrebbe spendere per il paese. Perché dunque nei Consigli Comunali sentiamo parlare di fioriere e fantomatiche stazioni dell’alta velocità invece di regolarizzazione dei rapporti economici tra il comune e l’azienda? Intanto Umbra Acque invia bollette sempre più care – con un aumento di quasi il 40% negli ultimi 7 anni.




Rifiuti: nessun intervento sulle “isole ecologiche” che sono ancora lì: luride, inutili, pericolose. I costi non vengono ridotti perché manca una seria raccolta differenziata e lieviteranno anche grazie alle salate multe europee per gli scarsi risultati di tale raccolta. Intanto, a parità di costi, mentre nel centro storico carta e plastica vengono raccolte 1 volta a settimana, nelle frazioni solo due volte al mese. Quanto al reale rispetto del contratto da parte di TSA-GEST, ad ora non abbiamo notizia di alcun controllo fatto dalla maggioranza PD.
Sulla partecipazione: abbiamo approvato il nuovo regolamento che permetterà ai cittadini di contribuire con iniziative personali alla cura dei beni comuni, anche se la “partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica” è ben altro. Consigli di frazione con diritto di voto, bilancio partecipato, referendum propositivi. Al momento però pensiamo che temi come rifiuti e acqua siano molto più urgenti.

MoVimento 5 Stelle Città della Pieve


 www.cittadellapieve5stelle.org – gruppo Fb: Movimento 5 stelle Città della Pieve



martedì 13 ottobre 2015

RIFIUTI: PERQUISITE TSA E GESENU

I gufi vedono lontano...




(ANSA) - PERUGIA, 12 OTT - Perquisizioni ed ispezioni, otto in tutto, stamani nella sede della Gesenu e di società collegate da rapporti di lavoro, nonché in due laboratori di analisi.

    Smaltimento e traffico di rifiuti l'ipotesi di reato al centro dell'indagine della Forestale. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Perugia. Sono 12 gli indagati per lo smaltimento ed in traffico di rifiuti, ma a otto di loro, secondo indiscrezioni, viene contestata anche l'associazione per delinquere.
(http://www.ansa.it/umbria/notizie/2015/10/12/cfs-perquisisce-sede-gesenu-12-indagati_546e8890-b221-4ea1-a0f3-985e30309e37.html)





I Sindaci del Trasimeno commentano: 


Inchiesta Gesenu, i sindaci del Trasimeno: "Fulmine a ciel sereno, subito chiarezza"
"Fare chiarezza il prima possibile, per noi sindaci è un fulmine a ciel sereno: su discarica di Borgogiglione e sul gestore Tsa, azienda di cui i comuni del lago sono soci maggioritari, abbiamo infatti sempre avuto giudizi positivi, anche da parte di soggetti terzi ed imparziali". I sindaci dell'area del Trasimeno – Corciano, Castiglione del Lago, Magione, Città della Pieve, Passignano, Panicale, Piegaro, Tuoro e Paciano – affidano ad una nota congiunta un commento sull'inchiesta Gesenu/Tsa"


Peccato che almeno per il Sindaco di Città della Pieve non può essere stato un fulmine a ciel sereno

mozioni M5S Città della Pieve:



UN PO’ DI FATTI: 


8 aprile 2015 
- articolo su Manuale di controdisinformAzione: rifiuti zero, ecologia e risparmio
20.01.15
- Comunicato stampa congiunto dei Consiglieri e dei Meetup di Città della Pieve, Corciano, Magione, Piegaro, Castiglione e Panicale: 

RINVIO A GIUDIZIO DEL PRESIDENTE DI TSA - IL M5S CHIEDE PULIZIA E DIMISSIONI IMMEDIATE.


dicembre 2014 
- articolo su Manuale di ControdisinformAzione:  costi di gestione dei rifiuti
- articolo sul giornale del Comune: acqua e rifiuti, il silenzio sulla pelle dei cittadini


28.11.14

- INTERPELLANZA DEL M5S SU: SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI URBANI 


16 novembre 2014
- mozione per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti

 incontri aperti alla cittadinanza sul tema dei rifiuti:
22 marzo 2015 Tavernelle
18 giugno 2014 Ponticelli
19 giugno 2014 Po Bandino
13 ottobre 2013 S. Feliciano Magione
15 luglio 2013 Città della Pieve - guarda il video


primavera 2013


FULMINE A CIEL SERENO???

 TEMPESTA ANNUNCIATA!!!

Ne parlavamo da due anni... 

Relativamente a questo ennesimo nuovo scandalo, il M5S ha immediatamente convocato una conferenza stampa  (guarda il video).


MOZIONI DIMISSIONI PRESIDENTE TSA

Prima mozione relativa alla richiesta di dimissioni del presidente di TSA.




Al Sindaco del Comune di Città della Pieve; 
 Al Presidente del Consiglio Comunale; 
 e p.c. ai Consiglieri Comunali; 



MOZIONE DIMISSIONI PRESIDENTE TSA IL CONSIGLIO COMUNALE DI CITTA’ DELLA PIEVE



Premesso: 
- che Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di TSA Roberto Lombrici, insieme ad altre otto persone, è stato recentemente rinviato a giudizio per truffa e malversazione relative ai lavori per la realizzazione di un campo di calcio a Prepo (Perugia). 
Il rinvio a giudizio ha avuto luogo poiché, per mezzo di «documentazione alterata e non rappresentativa del vero atta a dimostrare l’inizio dei lavori per la realizzazione di un impianto sportivo consistente in un campo di calcio e strutture pertinenziali, adiacente alla sede del Comitato», avrebbero indotto «in errore i funzionari della Regione che provvedevano all’erogazione del primo rateo del finanziamento a fondo perduto per complessive 300mila euro, di 150mila euro, nonché al secondo rateo di 120mila euro» e avrebbero inoltre avrebbero «impiegato per finalità estranee a quelle di erogazione, i ratei del contributo concesso ed erogato dalla Regione Umbria per la realizzazione dell’impianto sportivo». In particolare, i primi 150 mila euro sarebbero stati «utilizzati per finalità diverse», ed oltre 94mila euro sarebbero stati usati per «fini gestionali». 

Considerata: 
la gravità delle accuse, in particolare per chi ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di un’azienda partecipata al 52% dagli otto Comuni del Trasimeno e da Corciano. 

Il MoVimento 5 Stelle di Città della Pieve chiede le immediate dimissioni del Presidente Lombrici. Il MoVimento 5 Stelle sottolinea inoltre il numero preoccupante di persone con problemi giudiziari che ruotano o hanno ruotato attorno alla gestione dei rifiuti nella nostra zona. Manlio Cerroni, già condannato in primo grado ad un anno ed otto mesi per falso in atto pubblico e attualmente a processo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e falso, ex socio ed ex amministratore delegato di GESENU. Giuseppe Sassaroli, ex direttore generale di Gesenu, ex amministratore delegato di TSA e attuale componente del Consiglio di Amministrazione di TSA condannato per lo sversamento di percolato nel torrente Mussino. Ed ora Lombrici. 

Il MoVimento 5 Stelle rinnova quindi la richiesta di 
immediate dimissioni di Lombrici e chiede, come ha già fatto un anno fa con la Lettera aperta alla precedente amministrazione, che venga finalmente fatta chiarezza nella gestione dei rifiuti dell’ATI 2. 

Città della Pieve 20/01/15 
Il Consigliere Comunale M5S 
 Gioia Clavenzani

A questa mozione il Sindaco rispondeva che Lombrici era stato assolto.


Questa la SECONDA mozione relativa alla richiesta di dimissioni del presidente di TSA, che, al contrario di quanto pubblicamente dichiarato dal Sindaco Scricciolo, NON è stato assolto






Al Sindaco del Comune di  Città della Pieve
                     Al Presidente del Consiglio Comunale
                                       e p.c. ai Consiglieri Comunali






MOZIONE - NUOVA RICHIESTA DIMISSIONI PRESIDENTE TSA


Il Capogruppo del M5S di Città della Pieve,

premesso:

                    che il Presidente del Consiglio di Amministrazione di TSA Roberto Lombrici, è stato rinviato a giudizio, dalla giustizia ordinaria, per truffa e malversazione relative ai lavori per la realizzazione del campo di calcio di Prepo (Perugia) poiché, per mezzo di «documentazione alterata e non rappresentativa del vero atta a dimostrare l’inizio dei lavori...», avrebbero indotto «in errore i funzionari della Regione che provvedevano all’erogazione del primo rateo di 150mila euro,  del finanziamento a fondo perduto per complessive 300mila euro,  nonché al secondo rateo di 120mila euro» e avrebbe, insieme ad altri, «impiegato per finalità estranee a quelle di erogazione, i ratei del contributo concesso ed erogato dalla Regione Umbria per la realizzazione dell’impianto sportivo». In particolare, i primi 150 mila euro sarebbero stati «utilizzati per finalità diverse», ed oltre 94mila euro sarebbero stati usati per «fini gestionali».
                    che nel Consiglio Comunale del 17 Marzo 2015 il Sindaco ringraziava la maggioranza PD per aver respinto la precedente Mozione del M5S, in cui si chiedevano le dimissioni di Roberto Lombrici, perché “come certamente saprete, è stato assolto”.
                    che la notizia di tale assoluzione è totalmente priva di fondamento in quanto ai primi di marzo 2015, la giustizia sportiva, e NON il Tribunale ordinario, ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Roberto Lombrici e di altri quattro consiglieri del Comitato regionale della Figc ed assolto Luigi Repace.
                    che dopo tale pronunciamento, la Corte Federale d’Appello ha accolto il ricorso del Procuratore federale, annullando la decisione di improcedibilità rinviando al Tribunale Federale Nazionale  il procedimento a carico di Luigi Repace, Roberto Lombrici, Carlo Emili, Naldino Forti, Giuseppe Palmerini e Mario Cicioni «per aver concorso tra loro a formare e per aver sottoscritto due appendici ai verbali di riunione del Comitato Regionale Umbria (verbali n. 8 del 29/03/2008 e n. 9 del 29/04/2010, il solo sig. Mario Cicioni limitatamente a quest’ultimo verbale) da ritenersi non veridici in quanto difformi per contenuto, modalità e tempo alla realtà effettiva che invece volevano diversamente attestare, con l’aggravante della finalità illecita...».
                   che tali recenti sviluppi non modificano il procedimento penale a carico di Roberto Lombrici

Considerato:
                   che alla gravità delle accuse di aver commesso reati contro la Pubblica Amministrazione quali  la truffa e la malversazione già precedentemente note, si aggiunge il particolare della falsificazione di atti amministrativi quali i verbali del Consiglio Regionale Umbria della Figc.
                   che Roberto Lombrici continua a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione di una azienda a maggioranza pubblica (il 52% è degli otto Comuni del Trasimeno e di Corciano).
                   che la gestione dei servizi pubblici ha tempi e necessità ben diverse da quelle della giustizia; con l'esigenza di assoluta trasparenza e la necessità che gli amministratori di aziende a partecipazione pubblica abbiano una reputazione assolutamente immacolata, soprattutto nel campo dei rifiuti dove è diffusissima la contiguità tra gestori  e associazioni criminali.

Per quanto sopra esposto impegno il Consiglio Comunale a chiedere:

LE IMMEDIATE DIMISSIONI DI ROBERTO LOMBRICI DALLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI T.S.A E DA OGNI EVENTUALE INCARICO IN SOCIETA' PARTECIPATE DAL COMUNE DI CITTA' DELLA PIEVE


Sottolineo inoltre il numero sempre più elevato e preoccupante di persone che operano nella gestione dei rifiuti dell'ATI 2 e che sono, a diverso titolo, coinvolte in procedimenti giudiziari.
Manlio Cerroni, già condannato in primo grado ad un anno ed otto mesi per falso in atto pubblico e attualmente a processo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e falsoex socio ed ex amministratore delegato di GESENU, azionista di Sorain Cecchini.
Giuseppe Sassaroli, ex direttore generale di Gesenu, ex amministratore delegato di TSA, attuale componente del Consiglio di Amministrazione di TSA e attuale direttore operativo di GESENU, condannato per lo sversamento di percolato nel torrente Mussino.
Roberto Lombrici, attuale Presidente del Consiglio d'Amministrazione di TSA, rinviato a giudizio per truffa e malversazione.
Carlo Noto La Diega, azionista ed ex-amministratore delegato di GESENU, componente del consiglio d'amministrazione di GESENU, attualmente coinvolto nell'operazione Vento di Maestrale dei Carabinieri del Noe per truffa nella gestione dei rifiuti a Viterbo, frode in pubblica fornitura, falso e abuso d’ufficio.


Oltre che rinnovare la richiesta di immediate dimissioni di Roberto Lombrici, ricordando gli strettissimi legami societari tra TSA e GESENU chiedo che:

il Consiglio Comunale di Città della Pieve si faccia promotore di tutte le iniziative che riterrà opportune affinché venga finalmente fatta chiarezza nella gestione dei rifiuti dell’ATI 2.

Città della Pieve 07/06/15

Il Consigliere Comunale M5S


        Gioia Clavenzani

SEMPRE A PROPOSITO DI RIFIUTI

A gennaio 2014 scrivevamo:

"Gentile signor Sindaco Manganello, gentili signori Consiglieri, da mesi il MoVimento 5 Stelle chiede cambiamenti nella gestione dei rifiuti a Città della Pieve. Abbiamo ripetuto ai cittadini quello che da tempo tutto il Consiglio Comunale sa: il percorso che ha portato ad affidare a GEST il bando quindicinale da oltre 1 miliardo di Euro dell’ATI2 – Perugino, Trasimeno, Marscianese e Tuderte – è stato “calato dall’alto” come anche lei, signor Sindaco, ha pubblicamente riconosciuto. Fino al 2009 i comuni del Trasimeno avevano contratti con TSA, partecipata a capitale pubblico (52% comuni del Trasimeno e Marsciano) e privato (37,92%GESENU e 10,08 Vetreria Piegarese) che in quell’anno confluisce in GEST, insieme ad altre due piccole società e a GESENU, colosso internazionale che da allora ne ha la maggioranza assoluta (70%). Abbiamo criticato apertamente la scarsa efficienza della raccolta differenziata, le scelte fatte e la struttura del contratto di gestione che sembra seguire più gli interessi del gestore che quelli dei cittadini. Con tale contratto la popolazione del Trasimeno ha inoltre perso il potere di decidere sull’uso della discarica di Borgo Giglione i cui impianti sono stati costruiti e adeguati proprio con i soldi dei cittadini. Abbiamo criticato i costi, chiedendo accesso a tutti i documenti che ci permettessero di conoscere a fondo la situazione. Dopo mesi non abbiamo ancora ricevuto la documentazione riguardante gli aspetti economici e, ad oggi, non è chiaro se questo indichi scarsa volontà di trasparenza, inefficienza o, come dichiarato da più persone, il fatto che quei documenti non siano ancora a disposizione dell’amministrazione. Abbiamo, non certo per primi, sottolineato la scarsa limpidezza di GESENU e del suo patron Manlio Cerroni. Le nostre fonti - il documentario Toxic Europe, i libri “I padrini dell’Umbria” di Claudio Lattanzi e “Roma come Napoli” di Nello Trocchia, i documenti della Commissione Scalìa - le erano ben note Signor Sindaco, e a disposizione di tutti. L’arresto di Manlio Cerroni rende pressante la scelta di quelle strade alternative che dichiara ora di voler percorrere, pur avendo a suo tempo scelto di sottoscrivere il contratto da cui oggi ci vorrebbe liberare. Vorremmo poter credere a queste intenzioni, chiediamo quindi a Lei e a tutto il Consiglio che, nei mesi che restano prima della fine del mandato, vengano presi i seguenti provvedimenti: - Verifica della correttezza delle tariffe applicate da GEST a partire dal 2009 - Verifica puntuale dell’operato di GEST nella discarica di Borgo Giglione - Verifica del corretto conferimento ai Consorzi del materiale recuperato dalla raccolta differenziata. - Contestazioni delle inadempienze contrattuali nella gestione della raccolta differenziata a partire dal mancato raggiungimento degli obiettivi annui di riciclo - Rescissione del contratto con GEST - Costruzione di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti che adotti, seriamente e fino in fondo, la Strategia Rifiuti Zero coinvolgendo i cittadini e tutelandone gli interessi - Richiesta all’ARPA di controlli stringenti sulla discarica di Borgo Giglione. Il MoVimento 5 Stelle di Città della Pieve è pronto a collaborare ad un serio e concreto lavoro per raggiungere questi obiettivi."

Lettera aperta al Sindaco Manganello da parte del M5S Città della Pieve






martedì 22 settembre 2015

reddito di cittadinanza: la prima riforma per salvare l'Italia


Distruggono la scuola pubblica perché ci vogliono ignoranti. 
Dicono che il reddito di cittadinanza è incostituzionale (c'è in tutta Europa) perché la povertà gli fa comodo. 


Ignoranza e povertà sono loro alleate. 



Il voto di scambio, un cancro del nostro paese, non esisterebbe se tutti i cittadini avessero un'istruzione dignitosa e un reddito minimo con cui campare. E senza voto di scambio molti politici dovrebbero trovarsi un lavoro.
Il reddito di cittadinanza è la nostra manovra economica. Impedirà ai nostri giovani di scappare e finire in qualche call-center in India. Impedirà ad un cinquantacinquenne che perde il lavoro di pensare che la sua vita sia finita. Farà sì che un pensionato minimo (450 euro al mese) non sia più costretto a rovistare nella spazzatura. 

Oltretutto metterà in moto processi economici virtuosi: chi riceverà il reddito spenderà sotto casa. Questo supporterà l'economia locale favorendo la nascita di posti di lavoro che a loro volta verranno offerti a chi riceve il reddito.

Nella nostra legge rivoluzioniamo i centri per l'impiego. Nella nostra legge abbiamo pensato a processi formativi innovativi. Nella nostra legge abbiamo inserito un reato ad hoc. Chi non ha diritto ma mentendo ottiene il reddito di cittadinanza rischia la galera.

Questa è la prima riforma che necessita l'Italia. 


Altro che la finta abolizione del senato. 
Un Senato che non viene affatto abolito. 
Diventerà soltanto un “dopo-lavoro” per consiglieri regionali che diventeranno senatori scegliendosi tra di loro e che otterranno l'immunità parlamentare. 

E ricordo a tutti che i consigli regionali sono l'ente più corrotto d'Italia. Pensateci." 

Alessandro Di Battista

giovedì 13 agosto 2015

BILANCIO DI PREVISIONE 2015

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle




Dichiarazione Consigliere Gabrielli 
 Consiglio Comunale del 7 agosto 2015 
punto 5 OdG: Approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio 2015

Abbiamo sentito più volte sia in sede di Consiglio Comunale che in Commissione Bilancio spiegare e giustificare gli aumenti delle tariffe, i problemi legati alla mancata compensazione da parte dello stato dei fondi di solidarietà comunale e le notevoli difficoltà legate agli adempimenti previsti dalla normativa per il raggiungimento del pareggio di bilancio.

Siamo consapevoli delle reali difficoltà causate negli ultimi anni dai governi centrali, che nell’ottica di operare tagli per contenere la spesa pubblica, hanno di fatto strangolato l'economia degli enti locali. Sappiamo  che con l'ultima Legge di Stabilità l’esecutivo in carica ha fatto carne da macello dei bilanci comunali, compromettendo persino le spese essenziali per il welfare e le fasce sociali più deboli.

Proprio per questo avevamo presentato una Mozione dove chiedevamo di sostenere la Mozione presentata in Parlamento dal M5s a prima firma Luigi Di Maio, per  impegnare questo governo a:

1) ripristinare integralmente i trasferimenti tagliati con la Legge di Stabilità per l'anno 2015;
2) non effettuare ulteriori riduzioni negli anni futuri, almeno finché lo sforzo delle amministrazioni centrali non sarà proporzionato a quello degli enti locali;
3) garantire in ogni caso, anche agli enti locali in dissesto, i trasferimenti necessari all'espletamento dei servizi sociali essenziali;
4) garantire agli enti locali i tempi necessari per una programmazione stabile e seria;
5) non ridurre i trasferimenti a disposizione degli enti locali nell'esercizio in corso e a non assumere iniziative per la modifica delle norme sulla fiscalità locale.

Ci è stato risposto che pur condividendo la volontà e le motivazioni alla base della presentazione di questa mozione, il voto dei consiglieri di maggioranza era contrario perché in base al decreto enti locali del 19 giugno 2015 c’erano importanti novità che permettevano di allentare i vincoli del patto di stabilità e quindi di dedicare più sforzi alla cura del territorio e al mantenimento dei livelli dei servizi. Francamente non è quello che vediamo emergere da questo bilancio di previsione.

Di certo vediamo che dove non arrivano più i trasferimenti dallo Stato centrale, si compensa con l’aumento della fiscalità dei cittadini che per quest’anno interessa in gran parte TASI e IRPEF.

Inoltre nel corso dei vari incontri dove si parlava di spese, entrate, rinegoziazione debiti pregressi, trasferimenti, fondi di accantonamento per crediti di dubbia esigibilità, residui attivi e passivi, bilancio armonizzato, rimodulazione delle tariffe e tanto altro sempre più spesso emergeva la domanda come facciamo a spiegarlo ai cittadini? Come possiamo far capire queste cose?

Questo è il punto, i cittadini non devono solo subire le scelte che il bilancio dell’Ente locale impone che sempre più spesso si traducono in “sacrifici”, c’è sempre più il bisogno di promuovere la partecipazione nelle decisioni pubbliche

Lo scenario nazionale e internazionale sono profondamente mutati, fino a pochi anni fa la finanza locale disponeva di ampi margini di libertà nel decidere come spendere le risorse di bilancio, oggi gli spazi di manovra tra crisi economica, tagli ai trasferimenti e patto di stabilità  sono strettissimi.

Riteniamo però che queste difficoltà possano essere anche occasione di rilancio per il nostro paese, stimolare la partecipazione dei cittadini significa ricreare quel senso di comunità che una volta era la forza di un territorio. Un’amministrazione si deve aprire, spiegando nel particolare i vincoli e le reali risorse di bilancio, coinvolgendo la cittadinanza non solo degli onori di spendere, ma anche degli oneri di decidere quali siano gli interventi prioritari e quali non lo siano, dove sia meglio tagliare e dove no.
La partecipazione non è “pericolosa”, è un modo di crescere verso un’amministrazione più consapevole e matura della cosa pubblica con la stretta collaborazione e condivisione dei cittadini.
Si fa un gran parlare di Beni Comuni, il bilancio è un bene comune un bilancio deve essere partecipato, il M5s vede nella partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica l’unica soluzione ai problemi del nostro paese, per questo continuerà sempre a chiederla a gran voce, per questo il nostro voto all’approvazione di questo bilancio previsionale non può che essere contrario.