lunedì 24 aprile 2017

LA SALUTE DEI CITTADINI PIEVESI DIFESA DA MONTEGABBIONE




Venerdì 21 aprile a Montegabbione si è tenuta un’assemblea pubblica per parlare della chiusura dell’ospedale di Città della Pieve e dei problemi che questa iniziativa può portare ai cittadini del territorio, non solo Pievese ma anche dell’Alto Orvietano, da sempre parte del bacino di utenza della nostra struttura sanitaria.
All’incontro organizzato dal sindaco di Montegabbione erano presenti Attilio Solinas Presidente della Terza Commissione Consiliare in Regione che si occupa anche di tutela della salute, rappresentanti del Cisadep (coordinamento italiano sanità aree disagiate e periferiche), il consigliere regionale Valerio Mancini e l’avvocato Stefano Mingarelli. 
L'invito era stato esteso anche a tutti i sindaci dell’Area che pur manifestando adesione e solidarietà all’iniziativa non erano presenti causa altri impegni (… stiamo parlando di sanità e salute, possono esistere altre proprità? Sembrerebbe di si).

Dall’incontro sono emerse superficialità e carenze nella gestione di questa pseudo riqualificazione: il primo di marzo i cittadini hanno appreso che il pronto soccorso non esisteva più, che veniva sperimentato un Punto di Prima assistenza (PPA) le cui prestazioni ancora erano tutte da definire.

Ora, dopo molte richieste avanzate anche personalmente dal Sindaco Roncella sappiamo quali sono le prestazioni del PPA: le stesse che un qualsiasi medico di medicina generale potrebbe risolvere. In più, gli utenti che non possono essere trattati nel PPA e che quindi devono rivolgersi altrove, non hanno accesso prioritario pronto soccorso e le prestazioni richiedono il pagameto del tiket; perché un cittadino dovrebbe usufruirne? A questo si aggiunge un Ospedale Silvestrini saturo che non riesce a sopperire ai numerosi accessi perché non ci sono più filtri sul territorio.

Il Sindaco nel corso dell’incontro ha comunicato che l’amministrazione di Montegabbione si rivolgerà al TAR per impugnare la delibera dell’USL Umbria n.227 del 22/02/2017, perché tale delibera priva il nostro territorio di un presidio Ospedaliero fondamentale e perché tale documento non tiene conto del fatto che il territorio da Città della Pieve ad Orvieto fa parte del progetto pilota delle aree interne che ha come scopo il potenziamento di tre servizi fondamentali sanità, mobilità e istruzione per ridurre il progressivo calo demografico; lo stesso DM70 che dovrebbe essere il documento alla base della delibera stessa, al punto 9.2.2 indica come devono essere i presidi ospedalieri nelle zone particolarmente disagiate, ossia situate in ambiente montano o pre-montano, con collegamenti di rete viaria complessi.

Chiediamo all’Amministrazione Comunale di Città della Pieve e in particolare al Sindaco Scricciolo, che spesso ricorda le sue battaglie passate per l’Ospedale, di continuare a darsi da fare adesso appoggiando ricorso al TAR del sindaco di Montegabbione e di adoperarsi per sollecitare gli altri amministratori a fare altrettanto; 
alla vicinanza e alla solidarietà devono seguire atti concreti! 

Ricordiamo che a luglio il nostro Sindaco, riguardo la riqualificazione, garantiva la “piena funzionalità del pronto soccorso” ad ora questo non c'è e il ricorso al TAR per impugnare la delibera è un passo obbligato.

Questo Sindaco che prometteva di battere i pugni sul tavolo in Regione, o non lo ha fatto oppure se lo ha fatto non è stato ascoltato. L’uomo solo al comando ha fallito, facciamo rete chiediamo il sostegno di tutti, amministrazioni, associazioni, cittadini e alla dirigenza Usl e alla Regione dimostriamo che ci siamo e che pretendiamo che venga tutelato il nostro diritto alla salute.

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