mercoledì 17 febbraio 2016

RICHIESTA ATTI SU REPERTI ETRUSCHI-RISPOSTA DEL COMUNE



Al Segretario Comunale                          del Comune di Città della Pieve

Oggetto: richiesta documenti

La sottoscritta laria Gabrielli, in qualità di capogruppo del Movimento 5 stelle, chiede il rilascio dei seguenti documenti e atti amministrativi:
-      Inventario completo dei reperti e del corredo funerario rinvenuti nella” tomba di Laris” in località San Donnino.
-      Copia dei documenti che definiscono gli accordi intercorsi tra Comune, Regione e Soprintendenza per il recupero, restauro e valorizzazione degli stessi reperti storici.
-      Un elenco il più possibile completo di tutto il meteriale di origine etrusca rinvenuto nel corso degli anni a Città della Pieve di cui si abbia conoscenza, compresa l’attuale collocazione (collezioni private, magazzini, musei, ecc.)

Distinti saluti
 Città della Pieve, 20/01/2016

Il Capogruppo M5s
Ilaria Gabrielli



RISPOSTA DEL COMUNE:


OGGETTO: 
Richiesta documenti

 In riscontro alla Sua del 20/01/2016, prot. Comune n. 874 del 21/01/2016, Le comunico che, a seguito contatti con la Soprintendenza di Perugia, per consultare l’inventario del materiale archeologico depositato presso Santa Maria dei Servi, la richiesta di accesso agli atti va fatta alla Soprintendenza stessa per essere il materiale di cui si tratta proprietà dello Stato. 

Per quanto riguarda gli altri punti della Sua richiesta, a seguito informazioni fornite dal Responsabile dell’Area interessata Le significo quanto segue:
- accordi formali con la Soprintendenza Archeologica e la Regione Umbria non sono stati ancora conclusi;
- non vi sono documenti in possesso del Comune dai quali risulti il materiale di origine Etrusca rinvenuto nel corso degli anni a Città della Pieve; è presente un Obelisco a cui è stata attribuita origine Etrusca al piano terra di Palazzo Corgna, non di proprietà Comunale. A disposizione per ogni eventuale successivo chiarimento, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti. 

F.to Il Segretario Generale Sommovigo dott.ssa Maria Pia

sabato 13 febbraio 2016

CUORE VERDE O CUORE RADIOATTIVO?




Anche l’Umbria ha la sua terra dei fuochi. 

Il problema del milione di tonnellate di cenere di carbone, presumibilmente radioattive, nella zona artigianale nel comune di Fabro, è stato presentato lo scorso dicembre 2015 dai portavoce umbri del M5S, in ogni sede istituzionale, compreso il Parlamento Europeo. Per coloro che ancora non sono al corrente, l’oggetto delle interrogazioni effettuate da M5S riguarda sversamenti risalenti a circa trenta anni fa, relativi a materiale radioattivo derivante dalla combustione di carbone proveniente dalla centrale Enel di La Spezia. In questa vicenda - che ricorda in modo inquietante il devastante massacro di una delle terre più potenzialmente fruttifere d’Italia, la zona campana tra Napoli e Caserta alias terra dei fuochi - sarebbero coinvolti anche i comuni di Panicale e Piegaro, i cui sindaci hanno chiesto all’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) le analisi relative ai loro territori. Purtroppo si teme che anche altri luoghi, tra cui Città della Pieve, debbano, e non da oggi, nutrire seri motivi di preoccupazione. Per questo motivo, a tutela della cittadinanza che da tempo chiede risposte, abbiamo ritenuto necessario presentare una mozione per sollecitare il primo garante della salute dei cittadini, il sindaco Scricciolo, a comunicare all’Arpa le aree in cui negli anni sono avvenuti sversamenti per poter effettuare i dovuti accertamenti.

L’Arpa scrive che le analisi compiute nell’area della zona industriale e artigianale denominata “Borgosole” nel comune di Fabro, hanno consentito di “accertare vari superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC), per solfati, boro e manganese e tetracloroetilene (PCE)”. Senza voler fare del catastrofismo gratuito, va considerato che la cementificazione dell’area in questione ha contenuto le radiazioni entro i valori consentiti, ma l'Arpa ha appurato che la concentrazione radioattiva raddoppia in campioni di terreno più superficiali; altrove però, per esempio nell’area del campo sportivo di Ponticelli, non ci sono infrastrutture che fanno da barriera. Pertanto potrebbe esserci una maggiore e più perniciosa volatilità delle radiazioni, senza considerare la contaminazione delle falde acquifere.

Pur sapendo che non si tratta di residui di provenienza ligure, un’ultima considerazione: il cosiddetto “Campo nero” pievese… perché si chiama così? Chi ha l’età per ricordarlo racconta di polvere nera che si alzava copiosa ad ogni corsa; eh già, perché in questo caso parliamo di un campo di calcio, area destinata ai nostri ragazzi che dovrebbero usufruirne per praticare sport in modo salubre e benefico per la loro salute. Dettaglio non marginale poiché la destinazione dei siti è essenziale per valutare la pericolosità della loro composizione. La stessa Arpa chiede che privati cittadini segnalino cosa negli anni hanno eventualmente notato, al fine di allargare le indagini e monitorare in modo utile il territorio sul quale tutti viviamo e sul quale crescono i nostri figli. In questo senso rimarcando l’importanza della partecipazione attiva della cittadinanza, come da sempre caldeggia il M5S.


MOZIONE:INTERRAMENTO CENERI E ALTRI MATERIALI POTENZIALMENTE DANNOSI




Sindaco del Comune di Città della Pieve
Al Presidente del Consiglio Comunale
e p.c. ai Consiglieri Comunali



MOZIONE:
interramento di ceneri e altri materiali potenzialmente dannosi per la salute


PREMESSO

Che la recente campagna di stampa stimolata da nuove analisi effettuate a Vienna su campioni di
terreno prelevati a Fabro, dove da tempo sono state interrate ceneri in grandi quantità, coinvolge
altre zone come Piegaro, Panicale e anche Città della Pieve.

Che il M5S rappresentando il disagio e il malessere dei cittadini che vivono in queste aree intende
Stimolare una campagna di analisi e controllo a tappeto.

Che i sindaci di Piegaro e Panicale riconoscendo il rischio potenziale per i cittadini si sono
impegnati a collaborare con l’ARPA per segnalare i luoghi presenti sul proprio territorio in cui negli
anni sono avvenuti gli sversamenti.

TENUTO CONTO

Che gli isotopi radiattivi sono presenti normalmente nel carbone di provenienza e che si
trasferiscono poi alle ceneri prodotte durante i processi di combustione.

Che le misurazioni rilevate dall’ARPA a Fabro corrispondono nei valori a quelle dei laboratori di
Vienna, ma che differiscono nella valutazione per una differenza dei valori di fondo comparati.

Che a Fabro, nei luoghi schermati da asfalto ed edifici, non ci sono particolari difformità ma che i
valori di radioattività aumentano, fino a raddoppiare, dove il terreno è più esposto.

Che la composizione fisica-chimica del terreno influisce sui rilevamenti e soprattutto sulla
possibilità di inquinamento e contaminazione delle acque sotterranee.

Che i criteri di indagine, dovendo tenere conto delle dosi assimilabili per tipo di individuo, dei
tempi di stazionamento, dei rischi di inalazione, ingestione e irraggiamento dal suolo non possono
essere assimilabili a quelli già eseguiti in altri luoghi.

Che a quanto ci risulta, attualmente nel nostro Comune almeno alcune di queste aree a Ponticelli
e il cosiddetto “campo nero”, sono occupate da campi sportivi abitualmente frequentati da giovani
e giovanissimi.

CONSIDERANDO

le responsabilità del Sindaco in quanto massima autorità sanitaria locale quindi Garante della
salute sul territorio.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

a prendere atto di queste criticità e ad intervenire in maniera fattiva fornendo all’ARPA i dati
necessari per una mappatura completa delle aree interessate negli anni da ogni tipo di
sversamento di materiale potenzialmente pericoloso, con particolare riferimento e segnalazione
della presenza di pozzi d’acqua nelle immediate vicinanze, al fine di verificare le tipologie delle
sostanze presenti, se sia avvenuta e se sia ancora presente contaminazione dei terreni e delle
falde acquifere.

Città della Pieve 20/01/16
Il Capogruppo M5S
Ilaria Gabrielli

DICHIARAZIONE M5S SU COMANDO COMPAGNIA CARABINIERI



Dichiarazione Consigliere Gabrielli
Consiglio Comunale del 28 gennaio 2016
 punto 9 OdG: mozione sul riconoscimento della presenza del comando della compagnia carabinieri di Città della Pieve


Ritengo la mozione assolutamente condivisibile in termini di tutela del territorio sicurezza e garanzia per i cittadini, indubbiamente la presenza a Città della Pieve della compagnia dei carabinieri è indispensabile e auspicabile per il futuro per mantenere lo stesso livello di sicurezza.

Lascia un po’ l’amaro in bocca il fatto che questa amministrazione non abbia messo in campo provvedimenti simili per mantenere un altro servizio indispensabile sul territorio come l’ospedale, avrei volentieri sostenuto una mozione della maggioranza che puntava al mantenimento di un servizio sanitario di qualità.

A tal proposito vorrei far notare un paio di imprecisioni presenti sulla mozione, dove si fa riferimento al fatto che nel nostro capoluogo sia presente un “pronto soccorso” e al fatto che rappresenti “un centro di servizi importante”.

Purtroppo a Città della Pieve non possiamo parlare da tempo di pronto soccorso, ma solo di “servizio di primo soccorso e 118” in quanto la struttura non è in grado di trattare casi di complessità assistenziale e assicurare l’assistenza di emergenza-urgenza H24.

Allo stesso modo, dobbiamo constatare che negli ultimi anni sono tanti i servizi che sono stati delocalizzati, anche in ottemperanza ad accordi politici fatti in materia di ripartizione del territorio che hanno molto penalizzato Città della Pieve.

Nell’assumermi quindi la responsabilità di dare un parere favorevole alla mozione presentata per dotarla di maggiore forza ed incisività, chiedo a questa amministrazione di recuperare un ruolo politico di forza che sappia andare oltre le vecchie discipline di partito e di non accettare più supinamente le direttive che causano danno al nostro territorio: non ce lo possiamo più permettere.


Il Capogruppo M5S

Ilaria Gabrielli

MOZIONE - ANALISI PERIODICHE SULLE FONTANELLE ACQUA POTABILE




Al Sindaco del Comune di Città della Pieve
Al Presidente del Consiglio Comunale
e p.c. ai Consiglieri Comunali


MOZIONE
analisi periodiche sulle fontanelle per l'erogazione di acqua potabile


Il Capogruppo del M5S di Città della Pieve,

PREMESSO

che il 6/06/2015 in località Moiano, in occasione del varo di una fontanella per l'erogazione di
acqua potabile, il Sindaco Fausto Scricciolo dichiarava che :"...l'acqua distribuita dall'acquedotto
comunale è buona e sicura..."

che il Movimento 5 stelle appoggia e incentiva tutte le forme di trasparenza atte a dare sempre
maggiori e dettagliate informazioni ai cittadini

che sul sito"umbracque.com" vengono pubblicate solo le caratteristiche ed i parametri chimici
dell’acqua erogata dalle fontanelle e non i risultati delle analisi effettuate, la data e la periodicità
delle stesse, seppur non previsto dalle leggi vigenti.

CONSIDERATO

Che il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 modificato il 2 febbraio 2002 con decreto
legislativo numero 27 recante attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque
destinate al consumo umano stabilisce:

all'art.5 - punto c: i valori di parametro fissati [...] devono essere rispettati per le acque
confezionate in bottiglie o contenitori, rese disponibili per il consumo umano, nel punto in cui sono
imbottigliate o introdotte nei contenitori e nelle confezioni in fase di commercializzazione o
comunque di messa a disposizione per il consumo.

all'art.6 - punto d: i controlli interni ed esterni di cui agli articoli 7 e 8 intesi a garantire che le
acque destinate al consumo umano soddisfino, nei punti indicati nell'articolo 5, comma 1, i
requisiti del presente decreto, devono essere effettuati agli impianti di confezionamento di acqua
in bottiglia o in contenitori

all'art.7
- punto 2: i punti di prelievo e la frequenza dei controlli interni possono essere concordati
con l'azienda unità sanitaria locale
- punto 4: i risultati dei controlli devono essere conservati per un periodo di almeno cinque
anni per l'eventuale consultazione da parte dell'amministrazione che effettua i controlli
esterni.

TENUTO CONTO

che la mancanza di informazione e trasparenza, unite a notizie relative ad inchieste in corso in
altre parti d’Italia, dove sono stati evidenziati problemi di manutenzione e qualità delle acque,
potrebbero disincentivare l’utilizzo delle fontanelle

PER QUANTO ESPOSTO CHIEDO AL SINDACO DI IMPEGNARSI A

Rendere più chiari e fruibili, per i cittadini, i risultati delle analisi di controllo effettuati
periodicamente.

Richiederne la pubblicazione sul sito di Umbracque.com, o in alternativa sul sito del Comune,
indicando la data di esecuzione e la periodicità con cui vengono effettuati i controlli di cui sopra,
nonché i valori di parametro previsti dalla normativa.

Richiedere che venga indicato sulle case dell’acqua la periodicità delle analisi e il link del sito dove
sono pubblicate le stesse in dettaglio, specificando anche dove il cittadino può prendere visione
dei documenti e fornire le indicazioni per richiederne copia.


Città della Pieve 15/01/16
Il Capogruppo M5S
Ilaria Gabrielli