A gennaio 2014 scrivevamo:
"Gentile signor Sindaco Manganello, gentili signori Consiglieri, da mesi
il MoVimento 5 Stelle chiede cambiamenti nella gestione dei rifiuti a Città
della Pieve. Abbiamo ripetuto ai cittadini quello che da tempo tutto il
Consiglio Comunale sa: il percorso che ha portato ad affidare a GEST il bando
quindicinale da oltre 1 miliardo di Euro dell’ATI2 – Perugino, Trasimeno,
Marscianese e Tuderte – è stato “calato dall’alto” come anche lei, signor
Sindaco, ha pubblicamente riconosciuto. Fino al 2009 i comuni del Trasimeno avevano
contratti con TSA, partecipata a capitale pubblico (52% comuni del Trasimeno e
Marsciano) e privato (37,92%GESENU e 10,08 Vetreria Piegarese) che in
quell’anno confluisce in GEST, insieme ad altre due piccole società e a GESENU,
colosso internazionale che da allora ne ha la maggioranza assoluta (70%).
Abbiamo criticato apertamente la scarsa efficienza della raccolta
differenziata, le scelte fatte e la struttura del contratto di gestione che
sembra seguire più gli interessi del gestore che quelli dei cittadini. Con tale
contratto la popolazione del Trasimeno ha inoltre perso il potere di decidere
sull’uso della discarica di Borgo Giglione i cui impianti sono stati costruiti
e adeguati proprio con i soldi dei cittadini. Abbiamo criticato i costi, chiedendo
accesso a tutti i documenti che ci permettessero di conoscere a fondo la
situazione. Dopo mesi non abbiamo ancora ricevuto la documentazione riguardante
gli aspetti economici e, ad oggi, non è chiaro se questo indichi scarsa volontà
di trasparenza, inefficienza o, come dichiarato da più persone, il fatto che
quei documenti non siano ancora a disposizione dell’amministrazione. Abbiamo,
non certo per primi, sottolineato la scarsa limpidezza di GESENU e del suo
patron Manlio Cerroni. Le nostre fonti - il documentario Toxic Europe, i libri
“I padrini dell’Umbria” di Claudio Lattanzi e “Roma come Napoli” di Nello
Trocchia, i documenti della Commissione Scalìa - le erano ben note Signor
Sindaco, e a disposizione di tutti. L’arresto di Manlio Cerroni rende pressante
la scelta di quelle strade alternative che dichiara ora di voler percorrere,
pur avendo a suo tempo scelto di sottoscrivere il contratto da cui oggi ci
vorrebbe liberare. Vorremmo poter credere a queste intenzioni, chiediamo quindi
a Lei e a tutto il Consiglio che, nei mesi che restano prima della fine del
mandato, vengano presi i seguenti provvedimenti: - Verifica della correttezza
delle tariffe applicate da GEST a partire dal 2009 - Verifica puntuale
dell’operato di GEST nella discarica di Borgo Giglione - Verifica del corretto
conferimento ai Consorzi del materiale recuperato dalla raccolta differenziata.
- Contestazioni delle inadempienze contrattuali nella gestione della raccolta
differenziata a partire dal mancato raggiungimento degli obiettivi annui di
riciclo - Rescissione del contratto con GEST - Costruzione di un nuovo sistema
di gestione dei rifiuti che adotti, seriamente e fino in fondo, la Strategia
Rifiuti Zero coinvolgendo i cittadini e tutelandone gli interessi - Richiesta
all’ARPA di controlli stringenti sulla discarica di Borgo Giglione. Il
MoVimento 5 Stelle di Città della Pieve è pronto a collaborare ad un serio e
concreto lavoro per raggiungere questi obiettivi."
Lettera aperta al Sindaco Manganello da parte del M5S Città della Pieve
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