sabato 28 febbraio 2015

LA MAFIA IN UMBRIA


Riportiamo di seguito il testo ufficiale del comunicato stampa a firma dei parlamentari umbri del M5S e della candidata alla regione. Si sollecita al presidente della Commissione di inchiesta sulle mafie Rosy Bindi, una audizione urgente per affrontare la preoccupante situazione umbra, già denunciata in tempi non sospetti anche dal giornalista Claudio Lattanzi, autore di molte pubblicazioni in merito e nostro gradito ospite a Città della Pieve in più di una occasione.



SICUREZZA IN UMBRIA. 
M5S CHIAMA LA COMMISSIONE ANTIMAFIA PER UNA AUDIZIONE NELLA NOSTRA REGIONE.

Il Movimento 5 Stelle, tramite i suoi portavoce Lucidi, Ciprini e Gallinella, ha chiesto mercoledì 25 febbraio 2015, un' audizione della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle mafie nella nostra Regione, portando all'attenzione della Presidente della Commissione stessa, l'On. Rosy Bindi, alcuni dei recenti fatti connessi con reati di mafia avvenuti nei nostri territori e pressioni tramite il Vice Presidente della Commissione Luigi Gaetti (M5S) per sollecitare l' On. Bindi a calendarizzare questa audizione.
Ne abbiamo parlato con la nostra Candidata Presidente alla Regione Umbria Laura Alunni, e abbiamo convenuto che anche da noi deve partire un chiaro segnale contro ogni tipo di comportamento mafioso.
La responsabilità di ogni esponente politico è quella di dire ai propri cittadini le cose così come stanno.
Non siamo d'accordo quindi con le parole pronunciate dalla Presidente Marini alla quale ricordiamo: il fallimento del provvedimento 416-ter (PD) relativo al reato di scambio politico-mafioso, che risulta inapplicabile; ricordiamo alla presidente, che il PD non ha fatto nulla per accelerare la discussione dei disegni di legge M5S contro la corruzione.
E non siamo d'accordo neanché con le parole pronunciate già nel dicembre 2014 dal sottosegretario Bocci il quale aveva dichiarato un miglioramento delle condizioni di sicurezza in Umbria. Parole confermate anche durante la recente stipula del patto per la sicurezza a Terni.
Purtroppo quelle parole sono state puntualmente smentite perché proprio ad inizio anno abbiamo avuto a Terni uno degli omicidi più efferati della storia criminale della città, e cioè l'uccisione di una donna nella propria casa, il tutto per pochi spiccioli. Ed è notizia di queste ore di un blitz della Polizia di Stato che ha portato all'arresto di 13 persone per fatti di droga nel perugino.
Ci sentiamo invece di condividere le parole del procuratore generale di Perugia, Giovanni Galati, il quale, durante il suo intervento in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, ha descritto il fenomeno mafioso in Umbria sottolineando come con l'operazione “Quarto Passo” si è bloccato un pericoloso gruppo ‘ndranghetistico, che si accingeva ad infiltrarsi nella buona economia di questa regione.
Ci sentiamo inoltre di condividere purtroppo i segnali che arrivano alla commissione antimafia della inapplicabilità della modifica del 416-ter cosa che già in aula in Parlamento avevamo denunciato.
Le motivazioni che ci hanno spinto a richiedere un' audizione degli organi competenti derivano da una serie di episodi che suscitano sgomento tra i cittadini, tra i quali una maxi operazione che ha visto l'arresto di 61 soggetti legati al fenomeno della 'ndrangheta, avvenuto nel dicembre del 2014 e una successiva operazione che ha portato al fermo di altre 21 persone, nonché l’emersione di collegamenti tra imprese umbre e alcune di quelle coinvolte nell'indagine di ‘Mafia Capitale’; il tutto a coprire sia la provincia di Perugia che quella di Terni.
Laura Alunni
Stefano Lucidi
Tiziana Ciprini
Filippo Gallinella


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