giovedì 12 febbraio 2015

L'OPPOSIZIONE E' COSTRETTA A LASCIARE L'AULA DEL CONSIGLIO COMUNALE




Dichiarazione Consigliere Clavenzani
 Consiglio Comunale del 05-02-15

Inizio la mia dichiarazione leggendo la PEC inviata dal Sindaco ai Capigruppo il 2 febbraio scorso:

“Si rende noto che in occasione del Consiglio Comunale convocato per Giovedì 05 Febbraio 2015 alle ore 18:00 non si è proceduto alla convocazione della Conferenza dei Capigruppo stante la non particolare rilevanza dei punti che verranno trattati.”

Ma cos’è, uno scherzo? Cosa vuol dire una frase simile? Che siamo qui a discutere di cretinate? Che il Consiglio Comunale si occupa di stupidaggini? Che l’approvazione del progetto preliminare del PUC3 che prevede dei grossi investimenti e lavori importanti per la zona di San Pietro sarebbe di non particolare rilevanza?
Però, cortesemente, il Sindaco prosegue:

“Qualora lo riteniate necessario, sono comunque disponibile a convocare tale Conferenza per Giovedì 05 Febbraio 2015, alle ore 12:00, al fine di poter opportunamente approfondite le questioni in discussione.
Resto in attesa di un Vs. riscontro.
Cordiali saluti.
Il Sindaco
Fausto Scricciolo”

Disponibile? Ma è anche questo uno scherzo? L’articolo 5 del Regolamento del Consiglio Comunale di Città della Pieve recita: Il Consiglio Comunale è convocato dal Sindaco, … sentita di norma la Conferenza dei Capigruppo”. Di norma! E l’articolo 53 sottolinea: “I Capigruppo, unitamente al Sindaco che presiede, costituiscono un organismo permanente denominato “Conferenza dei Capigruppo”.
La Conferenza dei Capigruppo è competente:
- in materia di regolamento dei lavori del Consiglio, interpretando o proponendo modifiche alle norme del presente regolamento;
- in materia di organizzazione dei lavori e di svolgimento delle adunanze del Consiglio;”
La Conferenza dei Capigruppo quindi non è una concessione ma, di norma un dovere. Ma quanti Consigli Comunali ci sono stati dal 25 Maggio 2014? E quante Conferenze dei Capigruppo? 10 Consigli e 5 Conferenze, compresi quelli di oggi. E quante Conferenze dei Capigruppo prima della convocazione dei Consigli Comunali come di norma, dovrebbe essere? Nessuna.
Abbiamo inizialmente posto la questione nel Consiglio Comunale del 24 Novembre 2014, poi lo abbiamo segnalato in una lettera al Prefetto di Perugia, insieme alla questione dell’accesso agli atti prima dei Consigli Comunali. Allego la mail a questa dichiarazione e, per correttezza anche le diverse risposte, se secondo il Segretario Comunale è consentito.
Ora vorrei invitare i Sindaco e i Consiglieri a darsi un’occhiata intorno: notate nulla di strano? Manca qualcuno? Mancano ben due Consiglieri di opposizione. Come mai?
Forse perché il Sindaco non ha convocato la Conferenza dei Capigruppo prima di convocare il Consiglio Comunale ma dopo, mancando di organizzare i lavori del Consiglio?
Perché poi, per ignoranza istituzionale o per arroganza, il Sindaco usa le rare sedute della Conferenza dei Capigruppo per tentare di ratificare decisioni già prese invece che per concordare data ed ordine del giorno del Consiglio? E  perché il Sindaco usa quelle stesse, rare occasioni, per spiegare ai Capigruppo cosa si discuterà in Consiglio, così da tagliar corto sulla presentazione degli argomenti in Consiglio Comunale, in spregio al diritto dei cittadini di capire di cosa si stia trattando?
C’è una questione fondamentale che questo Sindaco non si rassegna ad accettare: siamo in democrazia. Esistono delle regole nate per garantire tutti i cittadini e per far sì che le istituzioni possano provare a rappresentare tutti al meglio. In una democrazia il rispetto delle regole non è discrezionale, è dovuto. La regola che diventa scelta è un arbitrio. E più potere si ha, più attenzione va data al rispetto delle regole.
Il Sindaco e la Giunta hanno già una volta deciso di cambiare lo Statuto Comunale, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, con una prova di forza unilaterale ignorando le proposte alternative delle opposizioni.
In una democrazia esiste una maggioranza ed esistono le opposizioni, con un ruolo ben preciso. La maggioranza governa, i Consiglieri di minoranza sono i rappresentanti di tutti quei cittadini che la pensano diversamente da chi ha vinto le elezioni. Possono fare proposte, collaborare quando possibile ma, soprattutto, devono controllare.
Non sono un fastidioso intralcio all’esercizio del potere di un sovrano ottocentesco, o di prepotenti di più recente memoria. Eppure, non c’è niente da fare, in quasi tutti i suoi atti, il Sindaco conferma di vedere così il suo ruolo e dal bonario costume di scena che indossa ogni volta che trova utile apparire un calmo gentiluomo, sembra spuntare sempre più spesso la prepotente divisa del Podestà.

Già due Consiglieri sono assenti in conseguenza del mancato rispetto delle regole, per protesta anche il MoVimento 5 Stelle lascerà l’aula durante tutte le votazioni di questo Consiglio Comunale.

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