venerdì 27 ottobre 2017



ADESSO BASTA!

E’ ciò che vogliamo sentire dai cittadini Pievesi.

La concessione a costruire una centrale a biomasse sul territorio pievese, esattamente a metà strada tra due siti in cui sono stati bloccati i lavori di altrettante centrali, presso la Tenuta Le Coste ed a Fabro, è l’ennesimo schiaffo al territorio della Pieve.

In quattro anni di attività sul territorio abbiamo portato alla luce una sequela imbarazzante di misfatti a partire dalla gestione dei rifiuti e dell’acqua pubblica fino alla Sanità . E questo solo per ciò che riguarda i macroargomenti.

Abbiamo denunciato situazioni vergognose le quali, fin ora, sembra non interessino nessuno.

Eppure ci riguardano direttamente.

Città della Pieve sta subendo, negli ultimi anni, un tracollo sotto tutti i punti di vista, la qualità della vita si è abbassata sensibilmente soprattutto con la perdita di quei servizi che ne facevano un punto di riferimento per tutto il territorio. 

La vicenda dell’Ospedale è l’emblema principe di questo degrado e la farsa delle dimissioni annunciate da Sindaco e Giunta, sbandierate e poi ritirate stante una labile promessa di ritorno ad un Punto di Primo Soccorso (che non risolverebbe assolutamente i problemi), traccia perfettamente il profilo di chi ci amministra.

Una amministrazione che non comunica nulla anzi, invita coloro che hanno a cuore il proprio destino e quello della propria comunità, addirittura Sindaci nostri vicini, a... farsi i fatti loro.

La concessione per la costruzione della centrale a biomasse è l’ennesimo sberleffo.

Per poter fermare la costruzione delle due centrali, sono sorti comitati spontanei di cittadini eppure, in tutto questo, la “virtù di una radicata formazione e storia ambientalista personale – questo è ciò che dice di sè il Sindaco di Città della Pieve  - non ha pensato di informare alcuno.

Solamente dopo, sempre, desolatamente e colpevolmente dopo che si è scoperta la cosa, il Sindaco si è deciso a profferir parola, ancora una volta però, a nostro giudizio, sbagliando. 

Attaccando e minacciando di querela coloro che osano porre critiche. Non entrando nel merito delle questioni, trincerandosi dietro la “legalità rispettata” e MAI ponendosi dalla parte dei cittadini.

Ebbene dopo anni di proposte di collaborazione sempre rifiutate, dopo l’evidenza dello stato di cose noi crediamo che i cittadini tutti, non solo quelli che hanno simpatie politiche differenti dal colore di questa amministrazione, abbiano il diritto di pretendere ciò che è sancito dalla Costituzione (diritto alla salute) ed il dovere di fare in modo che questo diritto vengano rispettato.

Abbiamo partecipato all’incontro organizzato dalla Associazione Ecologista il Riccio cui hanno partecipato anche membri dei Comitati sopracitati. Stiamo interessando i nostri referenti regionali e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per fornire il nostro supporto a tali Associazioni e poter avere il miglior esito possibile in questa vicenda.

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