ADESSO BASTA!
E’ ciò che vogliamo sentire dai cittadini Pievesi.
La concessione a costruire una centrale a biomasse sul
territorio pievese, esattamente a metà strada tra due siti in cui sono
stati bloccati i lavori di altrettante centrali, presso la Tenuta Le Coste ed a
Fabro, è l’ennesimo schiaffo al territorio
della Pieve.
In quattro anni di attività sul territorio abbiamo portato
alla luce una sequela imbarazzante di misfatti a partire dalla gestione dei
rifiuti e dell’acqua pubblica fino alla Sanità . E questo solo per ciò
che riguarda i macroargomenti.
Abbiamo denunciato situazioni vergognose le quali, fin ora,
sembra non interessino nessuno.
Eppure ci riguardano direttamente.
Città della Pieve sta subendo, negli ultimi anni, un
tracollo sotto tutti i punti di vista, la qualità della vita si è abbassata
sensibilmente soprattutto con la perdita di quei servizi che ne facevano un
punto di riferimento per tutto il territorio.
La vicenda dell’Ospedale è
l’emblema principe di questo degrado e la farsa delle dimissioni annunciate da
Sindaco e Giunta, sbandierate e poi ritirate stante una labile promessa di
ritorno ad un Punto di Primo Soccorso (che non risolverebbe assolutamente i
problemi), traccia perfettamente il profilo di chi ci amministra.
Una amministrazione che non comunica nulla anzi, invita
coloro che hanno a cuore il proprio destino e quello della propria comunità,
addirittura Sindaci nostri vicini, a... farsi i fatti loro.
La concessione per la costruzione della centrale a biomasse è l’ennesimo sberleffo.
Per poter fermare la costruzione delle due centrali, sono
sorti comitati spontanei di cittadini eppure, in tutto questo, la “virtù di una radicata formazione e storia ambientalista
personale”
– questo è ciò che dice di sè il Sindaco di Città della Pieve - non ha pensato di informare alcuno.
Solamente dopo, sempre, desolatamente e colpevolmente dopo
che si è scoperta la cosa, il Sindaco si è deciso a profferir parola, ancora
una volta però, a nostro giudizio, sbagliando.
Attaccando e minacciando di
querela coloro che osano porre critiche. Non entrando nel merito delle
questioni, trincerandosi dietro la “legalità rispettata” e MAI ponendosi dalla
parte dei cittadini.
Ebbene dopo anni di proposte di collaborazione sempre
rifiutate, dopo l’evidenza dello stato di cose noi crediamo che i cittadini
tutti, non solo quelli che hanno simpatie politiche differenti dal colore di
questa amministrazione, abbiano il diritto
di pretendere ciò che è sancito dalla Costituzione (diritto alla salute) ed il dovere di fare in modo che questo
diritto vengano rispettato.
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