mercoledì 17 dicembre 2014

ALTA VELOCITA' A PONTICELLI

Giovedì, 06 Novembre 2014 00:00
frecciarossa2 er
Di seguito l'intervento del 21/08/2014 del Portavoce M5S al consiglio comunale, Gioia Clavenzani, in merito alla proposta di realizzazione di una stazione ferroviaria per l'Alta Velocità nel nostro territorio.
"Buonasera, il mio intervento riguarda sia il metodo che il merito della questione. Per quel che riguarda il metodo: la mozione di Pieve di Tutti relativa a questo punto all’Ordine del Giorno è stata presentata a 9 giorni dal consiglio del 31 luglio, in lieve ritardo, e la discussione rimandata al Consiglio successivo. Quasi un mese dopo, il 18 agosto, termine ultimo per mettere a disposizione dei Consiglieri i documenti da sottoporre a votazione, il Sindaco propone telefonicamente a me e agli altri Capigruppo dell’opposizione una mozione unitaria per identificare in Ponticelli il luogo adatto alla costruzione di una Stazione intermedia dell’Alta Velocità tra Roma e Firenze, anche in vista di un completamento dell’ampliamento della Pievaiola, che da Tavernelle, verso Moiano, raggiungesse Chiusi. Esprimo, sbagliando, un generico accordo ma mi dichiaro assolutamente contraria ad inserire la Pievaiola nella mozione. Ricevo la mozione nel pomeriggio e, dopo aver raccolto maggiori informazioni, il 19 agosto il comunico al Sindaco di non essere d’accordo. Ora, mi chiedo: se si trattava di materia fondamentale e urgente, andava discussa con questi tempi e questi modi? L’argomento era sul tavolo da tempo, ma nessuna Conferenza dei Capigruppo è stata convocata. Apprezzo la cortesia con cui il Sindaco concorda ogni volta con le nostre richieste che le questioni vengano discusse e affrontate in modo diverso, ma aspetto da tre mesi di vederle soddisfatte.

Queste invece le mie considerazioni sul merito.
- Il fatto che esista un’opportunità non vuol dire che sia giusto e nell’interesse dei cittadini tentare di coglierla ad ogni costo. Se sono disponibili dei fondi, non è sempre sensato usarli per qualunque tipo di opera pubblica. Seguendo questa linea di pensiero si potrebbe ridurre di parecchio lo spreco del denaro dei cittadini, progettando azioni di sviluppo in armonia con la vocazione del territorio. Mi chiedo quindi quale sarebbe il senso di una stazione “normale” a Chiusi e di una grande opera, una stazione dei Freccia Rossa a Ponticelli?

- Se si ritiene fondamentale questa stazione, e in questa collocazione, perché non c’è un accordo con il Sindaco di Chiusi che invece candida Le Biffe? Il nostro Sindaco ci ha poi informato che la Regione Umbria e il Comune di Perugia sosterrebbero la proposta di Terontola, mentre in Toscana, Regione che finanzierebbe l’opera, la pressione sarebbe per Arezzo, a pochissima distanza da Firenze. Quali logiche guidano queste diverse posizioni? C’è da spendere denaro pubblico quindi, invece che cercare la soluzione migliore si fa a gara a chi tira più forte dal proprio lato? E le necessità dei cittadini?

- In tutto ciò, qual è la posizione di Trenitalia? I Freccia Rossa sono concepiti come business in concorrenza con l’aereo, non come servizio pubblico. La perdita di tempo per il rallentamento, la sosta e la ripresa della velocità dovrebbe essere giustificata da un cospicuo aumento dei flussi di passeggeri. Esisteranno poi questioni tecniche da approfondire di cui nulla sappiamo al momento. Nel frattempo, l’idea che il trasporto ferroviario sia un servizio pubblico è scomparsa: è stata diminuito il numero di treni alternativi ai Freccia Rossa sulla linea Roma-Firenze (con relativa fermata a Chiusi), ne sono stati allungati i tempi di percorrenza e aumentate le soste intermedie, con gravi difficoltà per i pendolari e per gli studenti. Ripristinare la funzionalità di tale linea, e usare vetture dignitose, sarebbe sicuramente più importante e urgente che inseguire progetti faraonici.

- Parliamo poi dell’ampliamento della Pievaiola, associato a questa proposta, perché questo si intende parlando di completamento della viabilità della zona Un progetto sui cui dettagli sappiamo poco o niente, tranne che, al momento, non sarebbe ancora stato finanziato. E’ certo invece che si sventrerebbe il territorio tra Tavernelle e Moiano, collegandosi a Chiusi con un’opera pubblica costosa. Più utile sarebbe occuparsi delle condizioni indecenti e pericolose delle strade esistenti.

- Riassumendo: la stazione è un’opera pubblica estremamente costosa, che viene “contesa” tra diverse zone in una lotta tutta (o quasi) interna al PD. E’ un’opera che non risolverebbe i problemi di gran parte dei cittadini di quest’area, problemi che non ho sentito ancora tirare in ballo. Non cambierebbe radicalmente i flussi turistici della zona, ma forse cambierebbe il valore di alcuni terreni. Si tenta poi di associarla ad una seconda opera pubblica di dubbia utilità ma di sicuro impatto ambientale, che sarebbe certamente utile…al Comune di Chiusi.

- Nel metodo e nel merito il M5S è assolutamente contrario a questo approccio ai problemi della nostra zona: grandi spese, grandi opere, nessuna analisi ma certezza di grandi affari. E ripeto: decisioni di questo tipo non possono essere prese in cinque minuti, vanno prese in una prospettiva di lungo periodo, consultando i cittadini che devono essere opportunamente informati e messi nella condizione di esprimersi su interventi strutturali importanti per il loro territorio. Purtroppo non vedo grande differenza tra questo modo di amministrare la cosa pubblica e quello della Giunta precedente. Rotonde e marciapiedi sono già stati fatti, stavolta passiamo a stazioni ferroviarie e strade."

Gioia Clavenzani – M5S Città della Pieve

Nessun commento:

Posta un commento