mercoledì 17 dicembre 2014

Domenica, 14 Settembre 2014 00:00
Come è noto, e da mesi portato all’attenzione dei cittadini dal giornale on-line Primapagina, da rilievi effettuati dal 2008 al 2013 emerge una presenza anomala di nichel nella falda acquifera sottostante il depuratore Bioecologia di Chiusi Scalo, Alcune misurazioni superano il valore di soglia di 20 µg/l - considerato statisticamente normale - del doppio e del triplo, fino ad arrivare a gennaio 2013 ad un valore di 204 µg/l, di ben 10 volte superiore alla soglia!Come è ovvio le falde acquifere non si preoccupano di rispettare i confini fra due comuni o fra due regioni, basta spostarsi di 30 metri per oltrepassare il confine toscano e approdare in Umbria: i dati emersi in Toscana riguardano tutti i Comuni della zona di Fondovalle.A fine gennaio 2014, praticamente in contemporanea all’esposto fatto dai cittadini di Chiusi, il M5S di Città della Pieve invia al Comune e all’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) una raccomandata con richiesta di informazioni in base al Dlgs 195/05, decreto che riconosce esplicitamente a tutti i cittadini il diritto di accesso alle informazioni ambientali. In attesa delle risposte il M5S continua ad informare i cittadini al gazebo del sabato mattina.ARPA invia una relazione con i risultati dei rilievi effettuati nei comuni di Città della Pieve e Fabro. I dati non permettono di approdare a conclusioni certe: “Solamente in futuro, con il proseguire del monitoraggio, sarà possibile definire più accuratamente le caratteristiche dell’acquifero”. Le abbondanti piogge potrebbero infatti aver temporaneamente ridotto i valori di nichel nei campioni prelevati. 

Nessun commento:

Posta un commento